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Harvard destituisce dirigenti del Centro per il Medio Oriente: sono pro-Pal
di
Vitoria Sobral
L'Università di Harvard ha licenziato i dirigenti della facoltà del Centro per gli Sudi per il Medio Oriente (CMES) a causa delle critiche di entità pro-Israele.
Il preside ad interim di scienze sociali David Cutler ha costretto ad andarsene il direttore, il professore di studi turchi Cemal Kafadar, e la direttrice associata, la professoressa di storia Rosie Bsheer, secondo The Harvard Crimson. Il professore di salute globale Salmaan Keshavjee subentrerà come direttore ad interim del centro.
Kafadar e Bsheer manterranno i loro incarichi di facoltà.
Il CMES ha dovuto affrontare crescenti critiche da parte degli affiliati universitari, che accusano il centro di programmazione antisemita e di mancanza di rappresentanza delle prospettive israeliane.
In risposta, Harvard ha preso misure per prendere le distanze dai programmi sotto esame per presunti pregiudizi o critiche a Israele.
La controversia nasce in mezzo alle pressioni dell'amministrazione Trump, che ha esortato - anche con minacce di tagli di fondi - le università a rivedere o chiudere i programmi che ritiene problematici. Altre istituzioni hanno già iniziato ad apportare modifiche in risposta alle richieste.
La School of Public Health di Harvard aveva recentemente sospeso la sua partnership di ricerca con la Birzeit University in Cisgiordania dopo ripetute richieste di interrompere i legami.
E un rapporto pubblicato a maggio dalla Harvard Jewish Alumni Alliance ha accusato il CMES di aver descritto Israele come uno stato coloniale di coloni impegnato in razzismo, apartheid e genocidio.
Il rapporto ha criticato il centro per essersi concentrato in modo sproporzionato sul conflitto Israele-Palestina a scapito di altre questioni regionali. Ha descritto una serie di eventi e programmi presumibilmente sbilanciati e ha affermato che Kafadar avrebbe espresso opinioni pro-palestinesi agli studenti.
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