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Picierno incontra lobby sionista: per lei gogna amica
di
Paolo Mossetti
Lo scandalo dell'incontro tra Pina Picierno e i membri di un think tank israeliano di estrema destra è politico, più che procedurale. Poiché riguarda una leader UE, eurodeputata PD molto attiva sul tema "influenze straniere" e "guerra ibrida", e merita di essere approfondito.
Non c'era nessun obbligo da parte della vicepresidente del Parlamento europeo a incontrare una lobby deplorevole.
A dirlo non sono io: sono i membri del PD che hanno definito ieri l'Idsf un "think tank di estrema destra... che propugna apertamente le ragioni dei coloni in Cisgiordania, i crimini contro l’umanità perpetrati a Gaza... incompatibili con i valori dell’Ue". (in calce, ndr)
Ma soprattutto, immaginate se la lobby in questione fosse stata filo-palestinese radicale o esplicitamente filorussa, quante dissociazioni sarebbero arrivate dopo poco.
Il vittimismo del centro-liberale («gogna amica», «fuoco amico») il corporativismo e i piantini eludono del tutto la volontà degli elettori del PD, ma non eludono la questione etica: una photo opportunity con sorrisi smaglianti con un gruppo di pressione estremista filoisraeliano, della cui presenza non si è saputo niente per mesi, è ritenuta da alcuni segmenti "riformisti" (in realtà gravemente radicalizzati e irrigiditi) come un qualcosa che si può normalizzare.
Al contrario di tante pacate critiche di giornalisti freelance all'andazzo in politica estera dell'Unione Europea, evidentemente - quelle sì - degne di gogne pubbliche.
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«Abbiamo appreso dalla stampa italiana e internazionale che l’organizzazione Idsf (Israel Defense and Security Forum) che propugna apertamente le ragioni dei coloni in Cisgiordania, i crimini contro l’umanità perpetrati a Gaza e nega esplicitamente la soluzione di ‘due popoli due Stati‘ ha incontrato la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, il commissario alla Difesa e allo spazio della commissione Europea Kubilius e altri numerosi esponenti politici del Parlamento europeo... Riteniamo incompatibili con i valori dell’Ue la permanenza di un’organizzazione come questa nel registro delle lobby accreditate presso il Parlamento di Bruxelles. E altrettanto riteniamo incompatibile con le politiche del Pd intrattenere qualsiasi relazione con simili realtà. Sono organizzazioni contrarie all’obiettivo da sempre sostenuto da innumerevoli risoluzioni delle Nazioni Unite e al rispetto del diritto internazionale. Chiediamo agli esponenti politici che hanno coltivato relazioni politiche con questo think tank di estrema destra di prendere apertamente le distanze da questi ed altri attori che nel campo israeliano stanno sabotando ogni soluzione politica al conflitto».
- I parlamentari PD: Ouidad Bakkali, Laura Boldrini, Susanna Camusso, Sara Ferrari, Valentina Ghio, Andrea Orlando, Rachele Scarpa, Arturo Scotto, Nico Stumpo e Stefano Vaccari.
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