Le foto
di Lionello Fittante

Ieri Michele Serra, come consueto, nella sua rubrica L'Amaca su La Repubblica (che allego), commentando la foto della segretaria alla sicurezza americana, ci ha raccontato, con dotti e del tutto condivisibili argomenti, il degrado umano che quella foto ci dice.

Ci dice del baratro in cui siamo precipitati: "carcerati come prede, come trofeo, non sono esseri umani i corpi alle sue spalle". Una foto che racconta "in quell' ammasso di spogliati e impotenti... la disumanizzazione degli umani "che "chinano il capo nell' umiliazione". "Non più persone ma ammassi di corpi da ammucchiare in gabbie, che ci riporta ai lager, ai gulag". "Buttarli via. Smaltirli".

"Qualunque Paese civile, se ne esistessero, convocherebbe d'urgenza l'ambasciatore americano e gli direbbe: ma davvero questa abominevole signora è il vostro segretario alla sicurezza?".

"Com'è possibile che sia accaduto, che stia accadendo?".

Parole degnissime e forti. Bravo Serra.

Però a Serra devono essere sfuggite delle foto che raccontano lo stesso degrado ma che vengono da un' altra parte del mondo, la Palestina.

Anche lì corpi ammassati e denudati, pronti allo smaltimento.

Ma si sa, quando si accudisce una campagna, non è che uno può stare dietro a tutto, ma proprio a tutto.

Perciò caro Serra, con tutta la stima possibile, aspetto che convochi un' altra adunata oceanica per denunciare quello che tu denunci, con le motivazioni che tu stesso ci proponi e che condivido, per chiedere che qualcuno convochi l'ambasciatore israeliano e gli chieda: ma davvero Netanyahu è il vostro Presidente, com' è potuto accadere?

Del resto non siamo noi bravi occidentali quelli che non ammazzano, non torturano, non uccidono bambini, per dirla alla Vecchioni? E non chiudono gli occhi, aggiungo.

Dai, un altro piccolo faticoso sforzo. Ecco, ti aspetto.

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