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USA: liste di proscrizione e dossieraggi contro studenti e docenti pro Pal
di
Rosa Rinaldi
Un video mostra l'arresto di Rumeysa Ozturk, studentessa turca dell'università statunitense Tufts, in Massachusetts, ad opera di agenti del dipartimento di Sicurezza nazionale.
Ozturk è stata arrestata per le sue attività a sostegno alla causa palestinese, con il pretesto ufficiale del «sostegno ad Hamas».
Il visto per motivi di studio della ragazza (è una dottoranda in psicologia) è stato revocato.
Questo arresto si inserisce nella repressione voluta da Trump contro gli studenti responsabili di proteste a favore della Palestina.
Ozturk era una delle autrici di un articolo pubblicato lo scorso marzo sul giornale degli studenti della Tufts in cui si criticavano i dirigenti dell'università per la mancata risposta a una serie di richieste, tra cui quella di «riconoscere il genocidio del popolo palestinese».
Recentemente Canary Mission, un gruppo che dice di "combattere l'odio contro gli ebrei" nelle università statunitensi, aveva segnalato il suo nome, la sua foto e i suoi lavori sul proprio sito, accusandola di «attivismo antiisraeliano».
In realtà Canary Mission è: "una massiccia operazione di blacklisting e dossieraggio diretta da Israele che prende di mira studenti e professori critici delle politiche israeliane, e poi lancia accuse diffamatorie contro di loro. Tutto finanziato segretamente da ricchi ebrei americani e fondazioni ebraiche statunitensi".
Vere e proprie persecuzioni, dunque, che prendono di mira gli attivisti per la Palestina, come la professoressa della Columbia University Katherine Franke o lo studente Mahmoud Khalil, arrestato l'11 marzo.
Sempre più, dunque, dietro Israele e la caccia agli "antisemiti" si nasconde la repressione dei diritti civili, la cancellazione della democrazia e la normalizzazione di un feroce razzismo. Oltre ad una quantità inimmaginabile di denaro che governa e indirizza la governance mondiale.
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