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L'ultimo avvertimento
di
Alessandro Ferretti
“Cittadini di Gaza, questo è l’ultimo avvertimento”. Inizia così il discorso di ieri del ministro degli Esteri israeliano che si rivolge, badate bene, direttamente alla popolazione civile.
Il seguito del discorso è oltre l’agghiacciante. L’attacco aereo di ieri (che ha ammazzato almeno 183 bambini, 94 donne, 34 anziani e 125 uomini) “è solo il primo passo: il resto sarà nettamente peggiore e voi ne pagherete il prezzo”.
“Presto riprenderà l'evacuazione forzata dalle zone di combattimento. Se non verranno rilasciati tutti gli ostaggi israeliani e Hamas non verrà espulso da Gaza, Israele agirà con forze mai viste prima”… e dopo un anno e mezzo di deliberato sterminio con armi devastanti, questo significa che l’intensità del massacro sarà senza precedenti.
Sempre rivolgendosi alla popolazione civile, il ministro criminale prosegue: “Restituite gli ostaggi ed espellete Hamas: vi verranno presentate altre opzioni, tra cui il trasferimento in altri posti del mondo per chi lo desidera. L'alternativa è la totale distruzione e devastazione.”
In definitiva, Israele intima ai civili di Gaza di trovare gli ostaggi, liberarli a mani nude e consegnarli a Israele. Chiunque sia dotato anche solo di mezzo neurone capisce perfettamente che è una richiesta semplicemente impossibile da soddisfare, quindi perchè viene fatta? Semplice: perchè serve da scusante per giustificare la commissione di un massacro DI CIVILI di proporzioni ancora più colossali di quelli cui il mondo intero ha assistito in diretta nell’ultimo anno e mezzo; un massacro esplicitamente finalizzato all’espulsione completa dei palestinesi dalla loro terra, che è il reale scopo dell’operazione militare israeliana sin dal primo giorno.
Questo però è l’ultimo appello non solo per i civili di Gaza: è anche l’ultima chiamata per tutti coloro che qui da noi, sin da quando è iniziata la mattanza dei palestinesi, fanno insistentemente finta di non vedere, non capire, non sapere pur di non esporsi contro Israele, spesso nutrendo l’illusione che il genocidio fosse “solo” una riedizione delle tante spedizioni punitive condotte a piacimento da Israele contro Gaza, con un inizio e una fine.
Stavolta invece Israele si è imbarcato in una vera e propria “soluzione finale”, e lo fa proprio perchè crede che sia i governi occidentali che quei simulacri di intellettuali (accademici in primis) e di opinione pubblica benestante-benpensante continueranno a tacere, a fingere di non vedere, ad essere di fatto complici dell’orrore.
Questo ultimo appello è anche per voi: colleghi accademici, intellettuali, giornalisti, politici, influencer, artisti che finora non hanno mosso neanche mezzo dito per denunciare crimini e torture di massa, per pigrizia, cattiveria, conformismo o codardia. Questa è l’ultima occasione che avete per dimostrare di essere persone umane, e non egoisti perversi e abietti disposti a lasciar massacrare milioni di innocenti inermi pur di non perturbare neanche di un epsilon i vostri penosi piccoli privilegi.
E non crediate di potervela cavare fingendo di non sapere, addossando la colpa ai media che decontestualizzano e disinformano. Interi libri di storia verranno scritti sui crimini di questi giorni, libri che mostreranno come tutte le prove dei crimini israeliani siano alla portata di tutte e tutti con un paio di click sul telefonino.
La scelta è inevitabile: perseverare nell’ignavia, rivelando in modo definitivo la propria natura di miseri ipocriti e traditori di tutto ciò che è umano, oppure uscire dal fango e mostrare di essere in fondo persone almeno degne di un minimo rispetto.
E’ suonata l’ultimissima campana, non ce ne saranno altre: fate la scelta giusta, o ne pagherete le conseguenze per il resto della vostra vita.
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