Lettera a Vecchioni
di Alessandro Ferretti *

Caro Roberto Vecchioni,

come saprai, dopo due settimane in cui neanche un grammo di cibo è stato concesso a due milioni di persone sulla soglia della morte per fame, nel cuore di questa notte Israele ha ricominciato a bombardare a tappeto le tende in cui è ridotto il popolo palestinese a Gaza. Oltre quattrocento persone di ogni età, dai lattanti agli anziani, sono state massacrate in poche ore: smembrate, sventrate, bruciate vive, schiacciate sotto tonnellate di rovine.

Ti scrivo perché l'altro giorno, mentre sgodazzavi indecentemente sul palco di Piazza del Popolo sbavando su una presunta superiorità culturale dell'Europa, hai anche parlato di "errori", anche se ovviamente con grande indulgenza: quando generosamente si eleva un intero pianeta dalla sua precedente barbarie qualche errorino può certo capitare, no?

Sarai sicuramente d'accordo con me che uno dei più clamorosi "errori" è stato lo sterminio degli ebrei. Ebbene: l'Europa da te spudoratamente glorificata non ha mai pagato per quell'errore, perché lo ha fatto pagare al popolo palestinese. Da oltre settant'anni i palestinesi subiscono ogni indicibile orrore anche grazie a un'Europa che si affrettò a spedir via gli ebrei superstiti verso una terra in cui abitava un altro popolo, del tutto innocente.

In questi decenni, la tua amatissima Europa non ha fatto altro che sostenere economicamente e militarmente lo stato occupante che viola sistematicamente (e, grazie a noi, impunemente) ogni legge internazionale e principio di umanità. Spinoza, Cervantes e Cartesio ti avrebbero sputato in faccia, se avessero potuto sentirti tessere le lodi suprematiste di un continente nel bel mezzo di un genocidio possibile solo grazie alla complicità e supporto dell'Europa magnifica e progressiva.

Caro Roberto, se tu e le migliaia di mentecatti che hanno avuto perfino il coraggio di applaudirti aveste anche solo un briciolo di dignità e di onestà intellettuale, oggi dovreste gridare alla vostra Europa di AGIRE per fermare immediatamente il massacro e restituire libertà e terra ai palestinesi.

Tu dovresti usare la tua immeritata fama per chiedere in modo perentorio di interrompere le relazioni diplomatiche e sanzionare Israele almeno tanto quanto abbiamo sanzionato la Russia, e unirti ai milioni di esseri davvero umani che sempre in Europa da oltre 500 giorni manifestano e agiscono incessantemente per denunciare e fermare la campagna di vera e propria tortura organizzata di massa contro milioni di palestinesi inermi.

Ma so già che tu non lo farai: perché tu sei solo chiacchiere e spocchia, un residuato bellico tronfio e pieno d'aria, senza né cultura vera né tantomeno sensibilità umana.

Sei il perfetto rappresentante della classe di compiaciuti benestanti e benpensanti, sommamente ignoranti e terrorizzati da tutto, che spinge per riempirci di armi nell'illusione idiota che ciò serva a mantenere la loro personale pace.

Sei, in definitiva, solo uno dei tanti piccoli miserabili complici di fatto del genocidio di un intero popolo: e se la civiltà in Europa rinascerà dalle attuali ceneri, il tuo nome sarà scolpito insieme a tanti altri sulla colonna infame della storia dei nostri orribili crimini.

* Coordinatore Commissione Pace dell'Osservatorio

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