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Presunto pogrom di Amsterdam: per tribunale non fu antisemitismo
di
Paolo Mossetti
«La notte della caccia all’ebreo nel cuore dell’Europa», titolava Panorama. «Come nella Notte dei Cristalli», faceva eco Repubblica, mentre l’allora direttore Maurizio Molinari evocava presunti rapimenti di tifosi della squadra di calcio di Tel Aviv che avrebbero portato «in Europa il 7 ottobre».
Da Il Manifesto:
«Sui fatti di Amsterdam, procura e giudici smontano l'accusa di antisemitismo costruita dai media europei e dall'ultradestra olandese: un condannato a sei mesi, uno a un mese e tre ai lavori socialmente utili. Si cercano invece nove ultrà di Tel Aviv per devastazione...
I giudici hanno contestualizzato gli episodi nel quadro delle tensioni per il conflitto in Medio Oriente e hanno riconosciuto responsabilità anche ai tifosi israeliani, elemento assente dalla narrazione ufficiale.
Sebbene le espressioni "negazionismo dell’Olocausto" e "odio antiebraico" siano entrate nei dispositivi delle sentenze, in nessun caso hanno avuto un peso determinante, neanche in presenza di chat in cui gli utenti si abbandonavano a giochi di pessimo gusto su Anna Frank e Hitler: "La violenza è stata influenzata dalla situazione a Gaza, non dall’antisemitismo», la posizione della procura".
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