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Intanto il criminale buono...
di
Claudio Visani
Il ReArm Europe contro l’Orso Russo cattivo e le trattative Trump-Putin sull’Ucraina finiscono per oscurare i crimini di sant’Israele a Gaza e dintorni.
La tregua vacilla, il “criminale buono” Netanyahu vuole “finire il lavoro” con i palestinesi, lavora per riprendere la guerra, riceve dagli Usa nuovi aiuti e armi, estende l’occupazione in Cisgiordania.
Da 15 giorni tiene chiusi i valichi di accesso a Gaza impedendo gli accessi degli aiuti umanitari e blocca l’erogazione dell’elettricità e dell’acqua potabile alla Striscia dove due milioni di persone, in maggioranza bambini e ragazzi, vivono in condizioni inumane.
Nelle ultime 72 ore l'esercito israeliano ha inoltre effettuato vari raid a Gaza e ucciso almeno otto palestinesi. Ieri invece aerei con la stella di David hanno bombardato a Damasco un centro di comando della Jihad islamica per colpire, dicono gli israeliani, terroristi palestinesi.
Nel frattempo una commissione delle Nazioni Unite accusa Israele di “uso sistematico di violenza sessuale, riproduttiva e altre violenze di genere” nella guerra contro Hamas. Stupri e violenze sessuali, secondo l’Onu, sarebbero stati commessi anche contro detenuti palestinesi.
In questo mondo impazzito gli aggressori e i criminali non sono tutti uguali. C’è quello contro cui bisogna preparare la guerra e quello che bisogna difendere e aiutare perché è pur sempre il “nostro figlio di puttana”.
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