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Furto di democrazia? Candidato FI scalza deputata M5S con regole ad hoc
di
Viola Fiore
Parlano di "furto di democrazia" i deputati cinquestelle dopo che la Camera dei Deputati ha approvato l'elezione di Andrea Gentile, candidato di Forza Italia alle scorse elezioni politiche per il seggio uninominale di Cosenza subentrando al posto della deputata del movimento Elisa Scutellà.
La relazione della Giunta delle elezioni che ha comportato tale esito è passata con 183 voti a favore e 127 contrari.
Nel 2022, Gentile era arrivato secondo ma aveva presentato un ricorso. Dopo un riconteggio delle schede da parte della Giunta, il candidato di Forza Italia era passato in vantaggio di appena 240 voti.
Nel suo intervento in aula la deputata uscente ha evidenziato le anomalie riscontrate nel riconteggio, con schede che erano state dichiarate bianche che sono state poi riconteggiate come valide con la preferenza per Gentile che risultava tuttavia coś chiara che indice a dubitare che non sia stata vista da chi effettuava lo scrutinio nel seggio.
Si tratta di ben 250 schede (q0 più di quelle strettamente necessarie per sopravanzare la candidata concorrente), ovvero circa il 10% di quelle bianche, mentre in genere, come ha ricordato Scutellà, alla revisione la percentuale degli errori risulta del 2-3%.
Il tutto, ha sottolineato Scutellà, che parla di regole "ad personam", in deroga alle istruzioni date dal Ministero dell'Interno prima delle elezioni. Ma sono state stabilite nuove regole, applicate retroattivamente e selettivamente al ricorso di Gentile per decisione della maggioranza parlamentare e governativa.
Della vicenda si era occupata anche la trasmissione Report.
 
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