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Siria: chat locali glorificano i massacri di alawiti parlando di "pulizia"
di
Leandro Leggeri
Screenshot che circolano sui social media mostrano sostenitori del regime di Jolani in una chat di gruppo di una moschea universitaria di Homs, mentre glorificano i massacri di alawiti e pianificano il rapimento di studenti alawiti dai dormitori.
Nei messaggi, i membri del gruppo discutono apertamente della possibilità di prendere in ostaggio studenti alawiti, costringendoli a dichiarare pubblicamente che il conflitto è una "sedizione". Viene inoltre menzionata la presenza di trenta combattenti jihadisti a Daraa, già coinvolti in operazioni violente, con l’obiettivo di colpire i "nemici" stanza per stanza.
Alcuni partecipanti esaltano la "pulizia" della costa, riferendosi probabilmente a esecuzioni o espulsioni forzate di alawiti, e giurano di portare avanti queste operazioni senza pietà. L’uso di termini come "serpente" per indicare gli alawiti e il riferimento al "martirio" evidenziano il forte carattere settario della conversazione.
Intanto oggi, secondo i media pro-HTS, lealisti di Assad hanno condotto un attacco mordi e fuggi contro un checkpoint guidato dal Governo di Transizione Siriano di HTS a Mezzeh, Damasco.
Mezzeh è un quartiere parzialmente alawita e ospita il Palazzo del Popolo, attuale residenza di Abu Mohammad al-Jolani. L'attacco rappresenta un colpo diretto al cuore del territorio controllato da HTS nella capitale siriana.
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