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Solidarietà al John Brown israeliano
di
Rosa Rinaldi
Quando si dice che non bisogna boicottare le collaborazioni con le Università israeliane perché con lo scambio non si può fare altro che condividere valori e cultura, si sta dicendo una sciocchezza.
L'università Israeliana Ben Gurion ha sospeso il prof Sebastian Ben Daniel perché - fuori dal suo insegnamento e con lo pseudonimo di John Brown - ha osato criticare su X l'operato dell'IDF e denunciato ciò che testimonianze e rilievi hanno provato con certezza: l'uccisione di bambini, anche in modo intenzionale.
Dopo centinaia di lettere di protesta da parte degli studenti, il professore è stato sospeso in modo definitivo.
L'Università in questione non è nuova ai fenomeni di discriminazione nei confronti degli studenti.
Una studentessa è stata trattata nello stesso modo qualche mese fa, chiamata anche "terrorista" per aver osato scrivere che il 7 ottobre non ci sono stati stupri di massa e decapitazioni (una verità fattuale).
E in tutto questo in Israele Yuval Abraham (co-autore di No Other Land) è considerato un traditore, come scrive Hanin Majadli su Haretz.
La grande democrazia ci sta insegnando che bisogna punire non chi commetti crimini, ma chi li denuncia.
Solidarietà a John Brown.
No Pasaran.
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