Ex ambasciatore: USA aiuterà meglio la Siria standone fuori
di Aurora Gatti

L’ex ambasciatore americano in Siria Robert Ford ha sostenuto mercoledì che gli Stati Uniti dovrebbero ritirare le forze militari dalla Siria per aiutare meglio la regione. "La collaborazione con il nuovo governo di transizione di Damasco consentirebbe agli Stati Uniti di lasciare la Siria alle loro condizioni", ha detto in un articolo, "L'America può aiutare al meglio la Siria uscendo", sulla rivista Foreign Affairs.

Ford ha sostenuto che la presenza americana in Siria è sempre più insostenibile, affermando: "Le forze statunitensi in Siria sono vulnerabili agli attacchi, non hanno una missione chiara e non hanno obiettivi chiari".

Ha sottolineato che, nonostante il sostegno degli Stati Uniti alle Forze Democratiche Siriane (SDF) nella lotta contro Daesh/ISIS, il gruppo terroristico rimane attivo nella regione. Egli sostiene che la situazione potrebbe migliorare se gli Stati Uniti cambiassero il loro approccio. “Con la caduta del regime di Assad, tuttavia, gli Stati Uniti possono scegliere di lavorare con un partner probabilmente più influente ed efficace nella battaglia contro i resti dell’Isis: il nuovo governo siriano a Damasco”, ha scritto Ford.

Aggiungendo che il messaggio di Washington alle SDF dovrebbe essere chiaro, Ford ha affermato che la caduta del regime segnala la necessità di duri compromessi sui futuri accordi amministrativi e di sicurezza nei territori controllati dalle SDF, compreso il graduale scioglimento del gruppo.

L'organizzazione PKK/YPG opera sotto il nome di Forze Democratiche Siriane (SDF), guidate dall'YPG, il ramo siriano del PKK. Nella sua campagna quasi quarantennale contro la Turchia, il PKK – classificato come organizzazione terroristica da Turchia, Stati Uniti e Unione Europea – si dice sia stato responsabile della morte di oltre 40.000 persone, tra cui donne, bambini e neonati.

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