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Medio Oriente: Trump continua la linea USA anche se lo chiamano ribelle
di
Leandro Leggeri
A quanto pare, il grande “nemico del deep state” Donald Trump continua la sua eroica crociata contro l’establishment… eseguendo alla perfezione l’agenda dell’establishment.
Mentre certuni ci raccontano che è un outsider pronto a sfidare il sistema, eccolo che rilancia le sanzioni contro l’Iran, colpendo milioni di persone già stremate da anni di embargo. Con il pieno sostegno del Congresso, si punta a bloccare il commercio di petrolio iraniano, strangolando l’economia del Paese e affamando la popolazione, perché si sa, la libertà si esporta con le privazioni e la miseria.
Nel frattempo, la sua amministrazione riporta gli yemeniti di Ansarullah nella lista delle "organizzazioni terroristiche", assicurandosi che il popolo yemenita — già devastato da guerra e carestia — subisca ulteriori sofferenze.
Il tutto mentre Israele riceve nuove bombe MK-84, perfette per continuare la distruzione di Gaza, con la benedizione UDA.
Ma certo, Trump è il vero ribelle, quello che combatte il deep state dall'interno, giusto? E intanto, i palestinesi vengono massacrati, gli yemeniti affamati e gli iraniani strangolati dalle sanzioni.
Ma tranquilli, ci diranno che è tutto parte di un "piano segreto".
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