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16 febbraio 2025
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USAID per deputato USA finanziava Isis, Al-Qaeda e Boko Haram
di Vitoria Sobral

Durante una recente udienza alla Camera dei deputati statunitense, il deputato repubblicano Scott Perry ha lanciato gravi accuse contro l’USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale), affermando che l'ente aveva inavvertitamente finanziato organizzazioni terroristiche, tra cui ISIS, Al-Qaeda e Boko Haram. Le sue dichiarazioni hanno riacceso i dibattiti sulle operazioni e sulla supervisione finanziaria dell’USAID.

Perry ha espresso le sue preoccupazioni alla riunione inaugurale del sottocomitato per l’efficienza governativa (DOGE), un organismo istituito dall’ex presidente Donald Trump e presieduto dal miliardario Elon Musk. In mezzo alle polemiche, secondo quanto riferito, l’USAID ha interrotto le sue operazioni globali.

In un video virale di un minuto, Perry ha dichiarato: "I tuoi soldi, 697 milioni di dollari all'anno, più spedizioni di contanti, finanziano l'ISIS, Al-Qaeda, Boko Haram, ISIS Khorasan e campi di addestramento terroristico".

Ha anche condannato lo stanziamento di 136 milioni di dollari da parte dell'USAID per la costruzione di 120 scuole in Pakistan, affermando che non ci sono "prove zero" che le scuole siano mai state costruite.

Il recente sviluppo arriva dopo una campagna più ampia condotta da Musk, che sta guidando l’iniziativa di riduzione dei costi del governo di Trump, volta a ridurre la spesa federale ed eliminare i programmi ritenuti non necessari. Durante una discussione su X, insieme all’ex candidato presidenziale Vivek Ramaswamy, Musk ha sottolineato che lo smantellamento dell’USAID è una priorità dell’agenda di Trump.

La controversia ha intensificato i dibattiti sugli aiuti esteri degli Stati Uniti e sul finanziamento del terrorismo, con le osservazioni di Perry che hanno suscitato nuove domande sulla responsabilità. I critici dell’agenzia sostengono che spesso travalica il suo mandato, impegnandosi in attività che servono obiettivi politici piuttosto che umanitari.

Anche se è l’amministrazione Trump a perseguitare l’USAID per lo spreco di dollari dei contribuenti americani, l’agenzia ha più volte affrontato accuse di attività segrete e interferenze politiche in diversi paesi come a Cuba, nel progetto ZunZuneo, in Bolivia, attraverso il sostegno a gruppi di opposizione, in Russia, per presunte riforme economiche attraverso l’Istituto di Harvard per lo sviluppo internazionale, in Brasile, attraverso l’influenza sulle riforme politiche, e in Perù, in una campagna di sterilizzazione forzata.


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