 |
UE in mano ai baltici
di
Gabriele Tonelli
Lituania, Estonia e Lettonia sono i paesi che nella nuova Commissione dell’Unione Europea sono nei posti politicamente più importanti:
Andrius Kubilius - Commissario europeo per la difesa e lo spazio (Lituania - popolazione 2.872.000).
Kaja Kallas - Alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (Estonia - popolazione 1.366.000).
Valdis Dombrovskis - Commissario europeo per l'economia, la produttività, l'attuazione e la semplificazione (Lettonia - popolazione 1.882.000).
La composizione etnica di questi paesi, fortemente antirussi, come in Ucraina hanno al loro interno una secolare presenza russa, ma che viene trattata dagli attuali governi un po’ come gli israeliani considerano i palestinesi.
Hanno adottato diverse misure fortemente penalizzanti nei confronti della popolazione di etnia russa e temono che prima o poi la Russia intervenga in loro difesa.
Per questa e per altre ragioni sono quelli che vorrebbero che nella guerra entrasse con le truppe anche la Nato e che la guerra continuasse fino a sconfitta della Russia. Perciò si opporranno fin dove sarà a loro consentito a qualsiasi percorso che ponga fine alla guerra.
Sperare che nel Parlamento Europeo emerga la consapevolezza di aver affidato a queste persone/paesi il futuro della UE e si provveda di conseguenza adottando le misure del caso è una necessità.
In alternativa, sullo sfondo, c’è la fine dell’Unione Europea.
Sarà interessante seguire anche la reazione della UE ai ristabiliti contatti dopo tre anni tra Usa e Russia con la telefonata tra i rispettivi presidenti.
PS. Viste le dimensioni degli Stati, che se considerati globalmente non fanno la Lombardia, affidare ai tre commissari Baltici: difesa, esteri ed economia (a parte le controindicazioni politiche) è come se l’Italia attribuisse i ministeri, difesa, esteri ed economia a San Marino.
 
Dossier
diritti
|
|