Basta vittimismo quando si chiedono trasparenza e legalità!
di Santina Sconza *

Siamo stanchi della litania di vittimismo della Meloni.

Non solo vittimismo ma soprattutto queste parole "Vale oggi quello che valeva ieri: non sono ricattabile e non mi faccio intimidire. Avanti a testa alta!", che ripete come un pappagallo ogni qualvolta che qualcuno cerca di capire o di fermare le nefandezze che lei e il suo governo compiono.

Intanto doveva riferire in aula già la settimana scorsa perché avete liberato il criminale e torturatore di migranti e stupratore anche di bambini Almasri, capo della polizia giudiziaria libica e capo dei torturatori nel lager di quel paese, fatto salire su un aereo che lo attendeva all’aeroporto di Torino e nel giro di poche ore depositato in mani sicure in Libia.

Avete impedito che fosse processato dalla Corte dell'Aja e c’è il fondato sospetto che il movente dell’evasione era quello di impedire ad Almasri di parlare coi magistrati dell’Aja e raccontare le complicità dei governi italiani!

Iniziamo con l'affermare che non è vero che Nordio non era stato informato (il ministero era stato ripetutamente sollecitato).

Lei, cara Meloni, si permette d'insultare il procuratore Francesco Lo Voi, si ricordi che nessun magistrato invia un avviso di garanzia per intimidire o ricattare qualcuno. È un atto dovuto nei confronti di qualsiasi indagato! Semmai è lei che non accetta che la Magistratura faccia il suo dovere e attacca il magistrato accusandolo.

E non è vero che lei, Nordio, Piantedosi, Mantovano avete ricevuto un avviso di garanzia. Avete ricevuto una comunicazione di iscrizione, che è una cosa diversa.

Ha ragione Bersani che ad otto e mezzo ha deto: "Secondo la Meloni e la destra, ci sarebbe il complotto della Corte penale internazionale perché avrebbe aspettato che Almasri arrivasse in Italia. Poi il complotto di Lo Voi, degnissimo capo della Procura di Roma. Poi il complotto della magistratura tutta che non è intervenuta, ed è ovvio perché è pacifico che l’unico che possa intervenire in quei casi è il ministro di Grazia e Giustizia. Infine c’è il complotto di Prodi - poteva mancare? - che sarebbe sodale di uno che è stato segretario provinciale del MSI."

Meloni lei è simile al defunto Berlusconi, attacca e con parole durissime il procuratore Lo Voi con queste parole "La notizia di oggi è questa il procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso del fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona".

E l'avvocato Luigi Gotti, autore della denuncia, che ha definito avvocato dei mafiosi, è l'avvocato dei pentiti, dei pentiti che hanno parlato dei mafiosi rischiando la loro vita e quella dei familiari.

Luigi Gotti è stato avvocato di parte civile nel processo per la strage di Piazza Fontana, ha rappresentato i familiari del maresciallo Oreste Leonardi nel processo sul caso Moro, ha tutelato la famiglia del commissario Luigi Calabresi in un lungo iter processuale, ha difeso nel processo per i fatti della scuola Diaz a Genova, ha partecipato ai processi di strage di Capaci, via D'Amelio e degli Uffizi.

Non è vero che l'avvocato che ha fatto l'esposto è legato a Prodi e nemmeno che è di sinistra. Peraltro viene da una lunghissima militanza nel MSI in cui anche Lei ha militato e poi nel partito di Di Pietro.

Presidente Meloni, semmai Li Gotti avesse bisogno bisogno dei cittadini per portare avanti la denuncia su di lei, Piantedosi e Nordio, sarei la prima a firmare e ad essere al processo perché mai nella nostra Repubblica democratica è accaduto che una Presidente del governo e dei ministri lasciassero libero un criminale stupratore, assassino di migranti, torturatore e mettessero a disposizione un aereo di stato per condurlo sano e salvo in Libia.

Non ci sono scuse che tengano, avete liberato un assassino e dovete essere processati, rispetti la Magistratura e gli avvocati non è in un governo oligarchico ma nella Repubblica democratica.

Siamo stanchi del suo vittimismo e non ci facciamo intimidire né da lei, né dai suoi ministri dovete farvi processare e dimettervi!

* Coordinatrice della Commissione Mafia e Antimafia dell'Osservatorio

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