Regina del deserto immigrata
di Osservatorio

Dalla prefazione:

"Dedico questo mio libro al Martirio secolare dell'Africa, inflittole dal giusto, colto, democratico Occidente.

"(...) Ora quelli che sono sfuggiti alla guerra sono dispersi per il mondo. Non li rivedremo mai più. Come mai più rivedrò il mio adorato fratellino caduto in mare dal barcone stracarico. Inutilmente Kelhyak si buttò tra le onde. C'era tempesta. Il mare era arrabbiato, lo stava inghiottendo. Il piccolo l'aveva già cancellato dalla nostra vista. Non più le sue braccia che con disperazione si protendevano sui flutti, scomparsi i suoi riccioli.

Kelhyak disperato combatteva con onde gigantesche, rischiò anche lui di scomparire, finché non si decise a tornare verso di noi, verso quel barcone dove gente piangeva o, pietrificata dall'orrore, fissava quel mare nemico.

Ognuno viaggiava con una invisibile compagna accanto, l'odio di tutti noi per lei aumentava il peso che gravava su quell'esile fragile imbarcazione in balia del vento e dei flutti. Quella compagna era la disperazione di ognuno di noi. Riuscì a tornare, Kelhyak, accolse tra le possenti braccia me e le mie lacrime che si mischiavano all'acqua che cadeva dal cielo in furiosa sferza e a quella che il mare con ira ci buttava addosso"."


“Tin Hinan. Regina del deserto immigrata" - di Daniela Igliozzi - ed. LFA Publisher, 2018

Daniela Igliozzi, drammaturga, attrice, artista grafica, autrice di videoclip sul tema dei diritti umani, opera da decenni ed è intensa in ogni sua espressione artistica.
La sua concezione dell'artista può essere descritta con questo aforisma di Pablo Picasso: "La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti. È uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico, è una denuncia!".
E anche questo libro, infatti, è una denuncia.

Dossier guerra e pace