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UE: guerra e sacrifici senza chiedere il volere dei cittadini
di
Giuseppe Salamone *
La politica estera europea, sempre più in mano alla NATO, è il vero discrimine del nostro tempo.
La Commissione von der Leyen ha reso evidente che la priorità dell’Unione non è il benessere dei cittadini, ma il sostegno all’industria bellica e la perpetuazione del conflitto in Ucraina.
Ursula von der Leyen ha esplicitamente dichiarato che l’Europa deve aumentare la propria spesa militare per competere con la Russia, che investe il 9% del proprio PIL in difesa.
Ma chi decide che questa è la strada giusta? Chi ha chiesto ai cittadini europei se vogliono sacrificare sanità, istruzione e pensioni per finanziare missili e carri armati?
Il vero scandalo è che si continua a ignorare l’unica via d’uscita possibile: il dialogo con la Russia.
La cooperazione economica e politica con Mosca, demonizzata a ogni occasione, non solo è possibile, ma necessaria per il futuro dell’Europa.
L’alternativa, quella che la Commissione ha scelto, è una guerra permanente che distruggerà non solo la stabilità geopolitica, ma anche il tessuto sociale del continente...
* Coordinatore della Commissione Esteri dell'Osservatorio
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