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I bambini dormono nel letto del Sand Creek
di
Rinaldo Battaglia *
Il 29 novembre 1864, presso il fiume Sand Creek (oggi nella Contea di Kiowa nella parte orientale dello Stato del Colorado), probabilmente da 150 a 300 Cheyenne e Arapaho vennero massacrati inermi da 675 soldati del 3° cavalleria del colonnello John M. Chivington, a dispetto dei vari trattati di pace firmati dai capi tribù locali con il governo statunitense.
È passato alla Storia come il massacro di Sand Creek o di Chivington. Il col. Chivington affermò che furono uccisi da 500 a 600 guerrieri.
Tuttavia, la maggior parte delle fonti stima che circa 150 persone siano state uccise, circa due terzi delle quali erano donne e bambini. In gran parte poi vergognosamente mutilati, oltraggiati, scalpati.
Inizialmente dipinto come una "vittoriosa battaglia" contro nativi ribelli, il crimine di Sand Creek fu poi oggetto di varie investigazioni da parte dell'Esercito statunitense e del Congresso, le quali espressero un severo giudizio sull'operato del col. Chivington e dei suoi uomini. Tuttavia, nessuna misura punitiva fu presa nei confronti di alcuno dei partecipanti al massacro. Ancora una volta la legge della guerra e del business vinceva con la sua ipocrisia.
I fatti di Sand Creek provocarono attacchi di rappresaglia da parte dei nativi contro gli insediamenti dei coloni europei, nonché un esodo di massa delle tribù native dal Colorado orientale.
Il congresso USA chiese scusa ai Nativi solo nel 2000, 136 anni dopo.
Il luogo è stato designato da alcuni anni quale ‘sito storico nazionale del massacro di Sand Creek’ ed è amministrato dal National Park Service.
Al massacro il grande poeta del mio tempo Fabrizio De André (assieme a Massimo Bubola) dedicò nel 1981 la famosa canzone ‘Fiume Sand Creek’, una perla di poesia allo stato puro. Pensate: ben 19 anni prima delle scuse del Congresso americano. Talvolta le strade dell’arte arrivano ben prima di quelle della politica, forse perché più libere e meno legate dall'ipocrisia del business. Allora come ora. Ora come allora.
“Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
Sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
Fu un generale di vent'anni
Occhi turchini e giacca uguale
Fu un generale di vent'anni
Figlio d'un temporale
C'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek
I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte
E quella musica distante diventò sempre più forte
Chiusi gli occhi per tre volte
Mi ritrovai ancora lì
Chiesi a mio nonno è solo un sogno
Mio nonno disse sì
A volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek
Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
Il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso
Le lacrime più piccole
Le lacrime più grosse
Quando l'albero della neve
Fiorì di stelle rosse
Ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek….”
29 novembre 2024 - 160 anni dopo
* Coordinatore della Commissione Storia e Memoria dell'Osservatorio
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