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Zakharova: occidente presti attenzione ai segnali dei missili, non a dettagli
di
Pierfrancesco Pallante
L’Occidente collettivo dovrebbe semplicemente prestare ascolto ai segnali di Mosca riguardo ai missili a raggio intermedio e a corto raggio, poiché non ha senso discutere i dettagli del loro possibile dispiegamento adesso, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un briefing.
"In questa fase, non c'è bisogno di approfondire discussioni dettagliate su come e dove la Russia potrebbe schierare missili a medio e corto raggio, poiché ciò riguarda la strategia e le tattiche delineate nelle dichiarazioni pertinenti del presidente e del vice ministro degli Esteri", ha affermato il diplomatico.
"Il segnale politico-militare è stato molto chiaro: lo abbiamo trasmesso sia agli Stati Uniti che ai loro alleati, che hanno compiuto passi concreti verso la preparazione allo spiegamento e al posizionamento di missili a raggio intermedio e corto in varie regioni del mondo", ha affermato il diplomatico. "Credo che dovrebbero concentrarsi sul segnale, sul messaggio che abbiamo inviato", ha continuato.
Zakharova ha sottolineato che l’essenza degli avvertimenti della Russia è semplice: “Indipendentemente dalla geografia di tali dispiegamenti [di sistemi missilistici da parte dell’Occidente], che creano ulteriori minacce missilistiche alla Russia”, Mosca risponderà “nel modo più decisivo”. Ha sottolineato che questa risposta potrebbe comportare sia contromisure “occhio per occhio” che asimmetriche.
Il 21 novembre il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che gli Stati Uniti e i suoi alleati della NATO avevano annunciato la loro decisione di concedere a Kiev il permesso di utilizzare armi ad alta precisione a lungo raggio, in seguito alla quale missili di fabbricazione statunitense e britannica hanno attaccato i siti militari russi nelle regioni di Kursk e Brjansk.
In risposta a questi attacchi, la Russia ha testato gli ultimi missili balistici ipersonici a raggio intermedio Oreshnik con testate convenzionali contro la principale impresa di difesa ucraina Yuzhmash a Dnepr (ex Dnepropetrovsk), ha spiegato Putin.
Il leader russo ha sottolineato che le azioni provocatorie dell’Occidente potrebbero innescare gravi conseguenze se il conflitto in Ucraina dovesse intensificarsi ulteriormente.
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