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Migranti chiedono verità e i media paventano le "Banlieu"
di
Cristiano Bordin
Ramy Elgaml è morto a 19 anni perdendo il controllo del suo scooter durante un inseguimento con i carabinieri.
Dopo la notizia della sua morte è scoppiata la rabbia e la protesta dei suoi amici che vogliono sapere come siano effettivamente andate le cose.
La parola più usata oggi sui giornali è "banlieu".
"Il rischio della banlieu", Corriere della Sera, "Banlieu Milano", La Stampa, "Banlieu Corvetto", il Fatto quotidiano.
In crescendo arriviamo a: "La banlieu di Milano. Dal governo 500 agenti", Il Giornale, "La rivolta degli immigrati. Il Corvetto di Milano trasformato in una banlieu", La Verità, fino a "Il modello Pd. La rivolta dei migranti. Milano a ferro e fuoco", Libero.
Il Manifesto sceglie ovviamente altri toni e cerca di descrivere la situazione facendo parlare chi nella zona ci vive: "Ho la sensazione che lo spaccio sia aumentato e negli ultimi mesi la situazione è peggiorata"; "Corvetto è sempre stato un quartiere difficile: negli anni '80 c'era l'eroina in strada ma la sensazione era di vivere in un contesto meno degradato di oggi".
I punti più interessanti delle testimonianze di chi vive in quartiere sono due: "La riqualificazione qui come altrove fa spesso rima con sfratti e sgomberi"; "Le proteste si innescano su una situazione sociale esplosiva. C'è un problema di comunicazione con la fascia di popolazione più giovane che non trova lavoro e che la scuola non riesce ad integrare".
Protagonista delle proteste è un soggetto nuovo, giovanissimo, racconta l'articolo firmato da Roberto Maggioni, ragazzi di 11, 12, 13 anni.
Un articolo dell'Ansa ci racconta anche della vicina zona della movida di Corso Como: nell'ultimo sabato un arrestato perché trovato con 7 grammi di shaboo- nuova droga sintetica più potente della cocaina- 7 persone fermate perché sotto effetto di stupefacenti, 9 perché in stato di ebbrezza, uno per guida senza patente.
E durante il presidio di protesta un suv non si ferma e investe un ragazzo che finisce all'ospedale con frattura di bacino e femore: ha 14 anni.
Un ragazzo come tanti altri di quella che viene definita una "generazione dimenticata" a cui si offre solo solitudine e repressione.
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