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Medvedev: armi nucleari a Kiev sarebbe come attacco alla Russia
di
Marinella Mondaini
La terza guerra mondiale che è partita sotto i nostri occhi praticamente dalla Siria, è proseguita con l'Ucraina, dove si è palesata in maniera mostruosamente chiara e adesso sta degenerando in guerra nucleare.
Pare non ci sia nessuno che mostri un briciolo di cervello, le parole dei politicanti occidentali non vanno d'accordo con i fatti e le menzogne sono stratosferiche. Basti citare il ministro degli Esteri britannico: “Putin non vuole negoziare. Kiev nella Nato è irreversibile”.
I giornali russofobi fomentano la voglia di guerra, con la scusa che l'Europa è "minacciata" da Mosca.
Il tedesco Pistorius dice che "il conflitto è ormai internazionale”, mentre "gli analisti Nato temono che gli eserciti alleati non avranno abbastanza truppe per resistere a uno scontro con Mosca... Nella Nato parlano perfino di un "attacco preventivo" contro la Russia!! Questo il clima folle che stiamo vivendo.
Stamattina il vice capo del Consiglio di Sicurezza Dmitrij Medvedev ha pubblicato un ulteriore avvertimento ai criminali che stanno praticamente portando il mondo sull'orlo della guerra nucleare:
"Politici e giornalisti americani stanno discutendo seriamente delle conseguenze di fornire a Kiev armi nucleari.
Sembra che la mia triste battuta sul folle marasma di Biden, che ha deciso di lasciare questa vita in modo meraviglioso portando con sé grande parte dell'umanità, si stia trasformano in una spaventosa realtà.
Consegnare armi nucleari a un Paese in guerra con la più grande potenza nucleare? L'idea stessa è talmente assurda da far sorgere il sospetto di psicosi paranoica in Joe The Walking Dead e in tutti coloro che discutono sulla fattibilità di un simile passo.
Eppure bisogna commentare questa assurdità:
1) la stessa minaccia di fornire armi nucleari al regime di Kiev può essere vista come una preparazione a un conflitto nucleare con la Russia;
2) il trasferimento effettivo di tali armi può essere equiparato a un atto compiuto di attacco al nostro Paese ai sensi della clausola 19 dei Fondamenti della Politica Statale nel campo della deterrenza nucleare.
Le conseguenze sono evidenti."
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