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Parigi fornirà a Kiev armi comprate con fondi asset russi
di
Pierpaolo Minardi
La Francia si sta preparando a fornire assistenza militare all’Ucraina nelle prossime settimane, con un pacchetto che includerà missili finanziati con i proventi dei beni russi congelati, ha annunciato lunedì il ministro della Difesa francese Sebastien Lecornu.
Durante una conferenza stampa seguita all'incontro dei ministri della Difesa di Polonia, Regno Unito, Francia, Italia e Germania, Lecornu ha sottolineato che la maggior parte dei missili inviati dalla Francia all'Ucraina nelle prossime settimane, tra cui gli obici Caesar, i missili Mistral e gli Aster missilistici, sarà in gran parte finanziato dai proventi derivanti dai beni russi congelati.
Ha aggiunto che questa decisione segna un successo diplomatico e una vittoria significativa per il bilancio della difesa francese.
Lecornu ha dichiarato che circa 2.300 soldati ucraini addestrati dalla Francia sono tornati in Ucraina per prendere parte alle operazioni militari, sottolineando l'impegno della Francia a continuare la formazione del personale ucraino e sottolineando la necessità di espandere la capacità di addestrare ulteriori brigate.
In precedenza, Lecornu aveva riferito che le entrate derivanti dai beni russi congelati nel 2024 avevano raggiunto i 300 milioni di euro. Ha spiegato che questi fondi hanno consentito l'acquisto di 12 nuovi obici Caesar, che saranno inviati in Ucraina, insieme a proiettili da 155 mm, missili Aster, bombe guidate AASM, postazioni di tiro e missili Mistral.
Ha inoltre affermato che gli aiuti militari all’Ucraina nel 2024 supereranno i 2 miliardi di euro.
Lecornu ha dichiarato che gli aerei da combattimento promessi a Kiev saranno consegnati nel primo trimestre del 2025. Ha aggiunto che questi aerei saranno equipaggiati con nuove armi aria-terra. Lui ha anche ricordato che la Francia ha continuato ad addestrare i piloti ed i meccanici ucraini.
Nel frattempo, la Russia ha sostenuto che queste forniture di armi all’Ucraina ostacolano gli sforzi per raggiungere una soluzione e trascinano direttamente i paesi della NATO nel conflitto.
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