Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
17 novembre 2024
tutti gli speciali

Referendum per Grande Cosenza fregatura per Rende e Castrolibero
di Pierpaolo Minardi

Il primo dicembre si terrà il Referendum Consultivo Obbligatorio sulla “Modifica dei confini territoriali dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero della provincia di Cosenza".

I cittadini dei tre comuni interessati dovranno approvare o meno la proposta di annessione dei comuni di Rende e Castrolibero alla città di Cosenza.

Il progetto sarebbe quello della "Grande Cosenza" e presuppone la fusione di tre comuni, uno dei quali si trova in dissesto dal 2019 e che, tre anni dopo (2023), ha richiesto di poter avviare una procedura di pre-dissesto per "sopravvenuti squilibri finanziari" non inclusi nella massa passiva del dissesto.

Tuttavia, l’accesso alla procedura di pre-dissesto fu negato dalla Corte dei Conti per vizi procedurali commessi dal Comune di Cosenza. La stessa Corte dei Conti ha però suggerito al Comune di Cosenza che "Il rimedio per fronteggiare la grave situazione finanziaria del Comune è da ricercare nell’art. 268 TUEL ed eventualmente nell’art. 268-bis TUEL." (TUEL è il testo unico degli enti locali).

Con "grave situazione finanziaria," la Corte dei Conti si riferisce non al dissesto, ma a quanto emerso nei tre anni successivi e che non ha ancora trovato soluzione (se non in piccola parte), infatti la procedura ex art. 268 TUEL copre solo una parte della nuova massa debitoria emersa dopo il dissesto.

I motivi per votare NO sono illustrati dal "Comitato di Rende per il NO alla Città unica" che cita lo stesso primo cittadino del capoluogo, Franz Caruso, eletto nel 2021 con il Partito Democratico, il Partito Socialista Italiano e la lista civica "Franz Caruso Sindaco".

"Il Sindaco di Cosenza, in un'intervista al TG3, dichiara quello che noi sosteniamo da tempo - commenta il Comitato per il NO - con la fusione i cittadini di Rende e di Castrolibero avranno da pagare almeno 3000 € a testa per l'enorme debito pubblico accumulato da Cosenza, durante la precedente gestione targata centrodestra".

E non a caso la Regione Calabria, proponente dell'annessione, è guidata da un'amministrazione di centrodestra, con presidente Roberto Occhiuto, vice segretario nazionale di Forza Italia.

Il Comitato per il NO parla di "truffa ai danni delle nostre comunità" spiegando che "La casta politica cosentina, la stessa che ha divorato le casse del Comune di Cosenza vuole fare pagare i debiti ai cittadini di Rende e di Castrolibero".

Cosenza - argomenta inoltre il comitato rendese rispondendo allo slogan per il SI "La città unica sarà dei giovani" - "oltre al debito da dissesto per oltre 300 milioni di euro, ha una passività residua di oltre 90 milioni di euro per anticipazioni di liquidità a copertura della 'spesa corrente'."

In tal modo "si carica sulle spalle dei giovani il costo degli stipendi, delle utenze, delle forniture, degli incarichi e pure delle feste di un Comune. I figli dei rendesi pagheranno tutto ciò senza ricevere nulla in cambio".

A sua volta l'Osservatorio sui Disastri della Fusione Corigliano/Rossano porta la sua esperienza negativa al punto che i pentiti della fusione hanno presentato più 6.500 firme per ritornare al più presto al ripristino delle autonomie comunali.


per approfondire...

Dossier Guantanamo e Abu Ghraib

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale