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Proteste: i violenti possono essere infiltrati da chiunque
di
Rita Guma *
Osservatorio sulla legalità e sui diritti esprime solidarietà ai poliziotti feriti nell'esercizio del loro dovere per il “No Meloni Day” organizzato in 35 città italiane per protestare contro il governo, ma rifiuta la criminalizzazione degli studenti che protestavano in modo pacifico, anche se vivace, sebbene possa essere comodo mediaticamente screditare chi critica le politiche governative.
Come giustamente fatto osservare da qualcuno, chi ha lanciato l'ordigno al cloro che ha intossicato gli agenti a Torino è un vigliacco perché si nascondeva tra la folla. Ma anche violenti irriconoscibili come i famigerati black bloc a volto nascosto, non essendo identificabili possono essere inviati da chiunque.
Proprio per questo non è possibile stabilire a quale gruppo appartengono e non si può garantire che provengano dai demonizzati centri sociali come subito detto da politici di destra e scritto dai giornali che fanno riferimento alla coalizione obbiettivo delle critiche.
Ricordiamo che nel 2008 il presidente Cossiga - ammettendo di aver usato egli stesso questa tecnica quando era ministro dell'Interno e esortando il suo omologo Maroni ad usarla - spiegò come si induce l'opinione pubblica ad avallare la repressione delle proteste sacrosante e pacifiche facendo credere che non siano tali.
“Basta lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare (...) le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale.”
Si tratta, insomma, di una strategia collaudata, che può essere messa in atto proprio da chi sia bersaglio della manifestazione per screditarla e che - oltre che i poliziotti e i passanti - mette in pericolo gli stessi pacifici manifestanti, il cui diritto di esprimere il dissenso, anche in forme colorite, va sempre garantito a norma di Costituzione.
* Presidente Osservatorio
 
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