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Sicilia: minacce in assemblea regionale
di
Santina Sconza
Che la regione Sicilia fosse governata da alcuni deputati non proprio di specchiata virtù si è sempre saputo ma che un deputato minacciasse all'interno del palazzo della regione un altro deputato non era mai accaduto.
Sì, capita anche questo nel contesto regionale siciliano: che un deputato di Fratelli d'Italia, Carlo Auteri, minacci il collega del gruppo misto Ismaele La Vardera «Non mi conosci, io sono pazzo. Ti butto di sotto, ti riempio di legnate» E ancora: "Tu a me non mi conosci, io non sono come gli altri. Io sono fuori di testa, mi dimentico che sono parlamentare. Ti do legnate".
Carlo Auteri è stato eletto nella provincia di Siracusa con 3412 voti di preferenza nel partito Fratelli d'Italia ed è vicepresidente del governo regionale.
Il curriculum di Ismale La Vardera invece è molto corposo: è una ex Iena, si è candidato sindaco nel 2017 alle elezioni amministrative di Palermo con una lista appoggiata da Lega e Fratelli d’Italia è su quella esperienza ha fatto uscire il docufilm Italian Politics for Dummies. La sua particolarità è quella di andare in giro con il registratore in tasca.
Nel 2022, dopo aver lasciato Le Iene si candida all'Assemblea regionale siciliana, a sostegno del candidato presidente Cateno De Luca. Il 27 giugno 2022 viene nominato presidente di Sud chiama Nord, viene eletto all'Assemblea Regionale Siciliana, dove risulta il candidato più votato della sua lista.
Il 14 ottobre 2024 il deputato regionale lascia il movimento e va al gruppo misto e dichiara "Troppa distanza tra me e Cateno De Luca" e aggiunge
"Senza averne parlato prima, lui ha deciso con tutta la deputazione rimasta di tracciare il futuro del partito. E' giunto il momento che le nostre strade, almeno per il momento, si dividano".
Il motivo di questa furiosa lite tra due deputati che dovrebbero avere affinità, visto che tutti e due hanno ideali di destra, è abbastanza chiaro.
La Vardera è vicepresidente della Commissione antimafia regionale e ha denunciato che fondi pubblici, come disposto da un provvedimento regionale, sono finiti a Progetto Teatrando, l’associazione culturale che Auteri ha fondato e che ha sede legale dove risiede la sua famiglia, a Sortino, in provincia di Siracusa. Ma ai 100mila euro svelati dal giornale Domani se ne aggiungono altri 25mila dall’assessorato destinati a Abc, l’associazione culturale che fino a ottobre aveva come legale rappresentante Celina Bruno, la madre di Auteri.
Vedere l'inchiesta di Piazza Pulita ci fa capire come è caduto in basso il governo regionale. Sortino è un paese della 'provincia babba Siracusa' come veniva denominata perché immune dalla mafia e dove venivano arrestati solo dei rubagalline, mentre oggi è infestata dalla mafia affiliata a quella catanese.
Fa pena vedere la madre del deputato Auteri, che non sa nulla o quasi nulla dei traffici, che telefona al socio del figlio che le intima di "non dire niente, non dire niente".
Ma nausea e indignazione provocano sia la moglie quando si rivolge al giornalista con parole offensive e scurrili, aia lui - Auteri - che si atteggia a mafioso e minaccia di buttare sotto il collega.
Questa è la regione Sicilia dove, come affermava il suo ex presidente Rino Nicolosi, "la pentola bolle per tutti".
Si perché in Sicilia c'è sempre stata collusione e silenzio tra opposizione e chi governa, divisione di denaro tra le parti e come afferma Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo "Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti gattopardi, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra."
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