Mali: ritiro missione ONU entro 15 novembre
di Anna Carla Amato

Giovedì il Consiglio dei ministri del Mali ha rilasciato una dichiarazione in cui annuncia che la Missione di stabilizzazione integrata multidimensionale delle Nazioni Unite in Mali (MINUSMA) completerà il suo ritiro dal paese dell’Africa occidentale entro il 15 novembre.

"Il periodo di liquidazione doveva originariamente concludersi tra 18 mesi, il 31 dicembre 2024. Grazie agli sforzi del governo, questa fase terminerà il 15 novembre 2024, con la consegna del campo di Bamako e il rimpatrio di tutti i migranti internazionali". personale civile, contingenti ed equipaggiamenti, segnando così il ritiro definitivo della MINUSMA", si legge nella dichiarazione diffusa mercoledì.

A gennaio, il portavoce del capo delle Nazioni Unite ha annunciato che la missione di stabilizzazione delle Nazioni Unite in Mali aveva completato con successo il ritiro previsto entro la fine del 2024.

Ciò ha avviato una fase di liquidazione, durante la quale i paesi che contribuiscono alla missione di mantenimento della pace avrebbero rimpatriato il personale e le attrezzature di stanza presso le strutture delle Nazioni Unite a Gao e Bamako.

Le relazioni tra le Nazioni Unite e il governo del Mali hanno iniziato a deteriorarsi in modo significativo dopo il colpo di stato militare dell’agosto 2020 che ha rovesciato il presidente Ibrahim Boubacar Keïta, con i leader del Mali che sono diventati sempre più critici nei confronti dell’efficacia della missione delle Nazioni Unite.

Nel giugno 2023, il governo ha richiesto la partenza della MINUSMA, ritenendola inefficace nell’affrontare le questioni di sicurezza e preferendo perseguire partenariati di sicurezza alternativi, in particolare con la Russia.

Il governo del Mali ha criticato più volte l’incapacità della MINUSMA di contenere l’insurrezione, soprattutto nel nord e nel centro del Paese. Sostengono che la missione non ha affrontato efficacemente il terrorismo né contribuito alla stabilità nazionale.

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