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Sciopero: i numeri parlano
di
Cristiano Bordin
Nella disputa mediatica tra caviale ed olio di ricino a vincere sono i numeri dello sciopero dei trasporti dell'8: 90% di adesioni.
Solite polemiche sui disagi- come se uno sciopero dovesse essere indolore, incolore e insapore- solita mossa del ministro che minaccia precettazioni- "Questa sarà l'ultima volta" ha detto- e che prova a mettere i lavoratori gli uni contro gli altri: "Chi dice di rappresentare i lavoratori ne sta bloccando a milioni".
Niente che non si sia già visto o sentito a parte, appunto, le cifre altissime di chi ha partecipato allo sciopero che ha puntato su rinnovo del contratto e sicurezza sul lavoro.
Il fatto che non siano state previste fasce di garanzia è un importante segnale di quanto i lavoratori siano stanchi: non succedeva da 20 anni e quindi, anche solo questa, è una notizia.
Ma c'è anche altro: gli 11mila lavoratori di cui avrebbe bisogno il settore che non ci sono per le condizioni in cui dovrebbero lavorare e per gli stipendi che non consentono di fare una vita decente.
Temi che dovrebbero al centro del dibattito pubblico ma che non lo sono sommersi dalle polemiche di giornata...
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