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Milano: indagati membri Commissione Paesaggio. Lo dicevo cinque anni fa
di
Patrizia Bedori
Secondo quanto riportato da Rainews, "Sono 12 gli indagati fra progettisti, costruttori, funzionari comunali e della Commissione Paesaggio di Milano nell'inchiesta della Procura.
I membri della Commissione per il paesaggio sono indagati con accuse a vario titolo di abusi edilizi, lottizzazione abusiva e falso: coinvolto, così come in diversi altri fascicoli, l'assessore all'Urbanistica di Torino, Paolo Mazzoleni, in qualità di ex componente della commissione Paesaggio Perquisiti i suoi uffici a Torino, così come quelli, milanesi di Ada Lucia De Cesaris (non indagata), ex assessora all'urbanistica della giunta Pisapia e poi avvocata che annovera tra i suoi clienti i maggiori costruttori (da Coima a Hines)."
Correva l'anno 2019, in tempi non sospetti scrissi sulla commissione paesaggio i cui membri sono scelti dal sindaco:
9 luglio 2019
"Commissione per il paesaggio o per il cemento?
A Milano spuntano come funghi grattacieli e torri che nulla hanno a che fare con il contesto in cui sorgono e suscitano proteste e indignazione da parte di molti comitati cittadini.
La Commissione per il Paesaggio è l’organo collegiale formato da 11 componenti scelti dal Sindaco Sala ed esprime pareri sui progetti edilizi. Un organo fondamentale per la nostra città, la qualità della vita dei suoi cittadini presente e futura e per il rispetto delle aree verdi non ancora asfaltate, delle vedute, degli spazi, del rapporto tra costruito e ambiente circostante.
Assistono agli incontri inoltre, senza poter esprimere il proprio voto, i dirigenti comunali responsabili di Edilizia, Ambiente, Pianificazione Urbanistica, Verde e arredo Urbano.
Tutti architetti e ingegneri che basano la loro formazione ed esperienza nel costruire, progettare, modellare più che a ‘tutelare il paesaggio’. Su 15 componenti non ve n’è nessuno che sia estraneo ai tanti progetti che dal 2011 in poi hanno (o volevano farlo) cambiato il volto di Milano,
Nulla da dire sulla professionalità dei professoroni e archistar che lo compongono, ma quali progetti edilizi hanno valutato favorevolmente ‘gli esperti in tutela’ che esprimono pareri nell’ottica della tutela complessiva del territorio, della compatibilità coi valori paesaggistici riconosciuti?
Basta scorrere le ‘opere di tutela’ progettate dai membri della Commissione del paesaggio per capire il perché delle autorizzazioni a permessi di costruire controversi, come il grattacielo di 22 piani vista Ippodromo del Galoppo in via Ippodromo 8 (Lampugnano, Municipio 8 alle tre torri da 12 piani e un megasupermercato con parcheggio annesso di via Cancano, sul margine della cava Cabassi in pieno Parco delle Cave 3 ecomostri di Trenno o della torre da 15 piani sorta a fianco del Bosco in Città, nel quartiere che si fregia il nome di ‘Borgo Sostenibile’ (non c’è da ridere si chiama proprio così) che ha cambiato per sempre la veduta da via Novara dell’antico borgo agricolo di Figino.
22 piani di grattacielo in via ippodromo 8 vista Galoppo (in costruzione). Uno dei pareri positivi della Commissione per il Paesaggio più osteggiati dai cittadini.
Ma chi sono i membri della commissione paesaggio?
C'è chi ha scritto libri dal titolo ‘Ambiente Costruito’ membro del Comitato scientifico che studia la ‘Riapertura dei Navigli’
C'è chi ha elaborato il Progetto delle Vie d’acqua, lo scolo in calcestruzzo che doveva attraversare Parco Pertini, Parco di Trenno, Parco delle Cave e Bosco in Città, le cui cesate nel 2013 hanno fatto insorgere i cittadini di Trenno, Baggio, Gallaratese e San Siro riuniti nel comitati No Canal e Cambia Canale.
C’è chi ha progettato la trasformazione dei 42 ettari (35 a verde) di Piazza d’Armi, tra via Novara e Forze Armate, con un progetto presentato al Municipio 7, oggi temporaneamente bloccato dalla richiesta di vincolo.
C'è chi ha partecipato al progetto per la Piastra di Expo 2015 e progettato il pesante intervento edilizio di Cascina Merlata.
C'è chi voleva realizzare un Canale di calcestruzzo devastaparchi della Via d’acqua e progettato interventi edilizi in via Magolfa e in via Pichie.
C'è chi è stato commissario per la gara della Biblioteca degli Alberi dietro Melchiorre Gioia e ha partecipato al concorso per Palazzo Italia e di quello per gli Scali ferroviari, uno degli interventi più impattanti sulla città dei prossimi anni, contrastato da più di un ricorso pendente al T.A.R.
C'è anche una esperta in rialzi e recuperi di sottotetti (come in via Faruffini 3, De Angeli e in Settimio Severo 1, S. Ambrogio) che ha in corso diverse pratiche presso gli uffici dello Sportello Unico per l’Edilizia.
Tra i membri della Commissione c'è anche un architetto che ha progettato un imponente grattacielo che ha avuto il parere positivo della Commissione in zona di Porta Romana
C'è chi ha progettato l'Info Point di piazzale Cairoli (Expo Gate).
Ci sono anche professionisti di importanza mondiale attivi nello ‘Smart District’ di Cascina Merlata, vincitore del progetto Uptown per i comparti R2 e R3.
Troviamo anche ex candidati del PD nel 2011 e membri di commissioni urbanistiche di municipio.
Con siffatta commissione anche il più benevolo tra gli ammiratori dei progetti edilizi che tra il 2011 e oggi hanno trasformato il volto di Milano, farebbe fatica a individuare l’imparzialità e la terzietà necessaria a bilanciare interessi privati di costruttori e fondi immobiliari e beni ed interessi pubblici."
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