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Immigrato ucciso dall'assessore: per il Tribunale vi fu dolo
di
Rita Guma
Non fu eccesso di legittima difesa come riteneva l'accusa ma omicidio doloso, a quanto afferma l'ordinanza con cui il Tribunale di Pavia ha trasmesso gli atti in Procura.
La vicenda riguarda l'avvocato e assessore leghista alla sicurezza del Comune di Voghera (PV) Massimo Adriatici, che a luglio 2021 sparò un colpo di pistola uccidendo un uomo di 39 anni di nazionalità marocchina, Youns El Boussettaoui, che appariva esagitato e che aveva provocato la caduta del politico per cui questi sparò mentre era a terra.
Per la Procura si sarebbe trattato di eccesso colposo di legittima difesa (reazione sproporzionata al pericolo, ma non intenzionale), mentre per l'avvocato dell'assessore sarebbe stata invece legittima difesa tout court e il suo cliente sarebbe innocente.
Il tribunale non dà ragione a nessuno dei due ma configura una ipotesi più grave, ovvero il dolo (quantomeno eventuale), che è un elemento essenziale del reato.
Cioè il Tribunale rileva che l'imputato avrebbe "agito nella ragionevole previsione di determinarne una reazione aggressiva, facendo in tal modo venire meno il requisito, normativamente richiesto dall’art. 52 c.p., della necessità della difesa". ha agito in modo da provocare un comportamento della vittima tale da potersi considerare pericolo. Il pericolo, cioè, non era preesistente ma è stato generato dall'imputato stesso.
Inoltre, l'imputato, pur avendo percepito la pericolosità della situazione "ha scelto deliberatamente di non allontanarsi dal luogo dei fatti pur avendo la possibilità di fuggire senza alcun pregiudizio. Ciò esclude anche la sussistenza del requisito normativo dell’evitabilità del pericolo che in parte 'giustifica' chi commetta omicidio difendendosi.
La norma prevede che il giudice, se accerta che il fatto è diverso da come descritto nel decreto che dispone il giudizio, rinvii gli atti alla Procura perché il Pubblico Ministero che ha istruito il caso provveda a riconfigurare la fattispecie e valutare un diverso esercizio dell'azione penale, iniziativa che è di sua competenza.
Solo successivamente potrà essere interessato un tribunale (in questo caso la Corte d'Assise) per realizzare il processo ed emanare la sentenza.
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