Trump sceglie come capo dello staff una donna, la prima nella storia USA
di Aurora Gatti

Donald Trump non perde tempo e comincia a scegliere i componenti della sua amministrazione, a partire dal capo dello staff, che è una donna, Susie Wiles.

Wiles ha guidato la campagna del presidente eletto Trump negli ultimi due anni. "Susie Wiles mi ha aiutato a ottenere una delle più grandi vittorie politiche nella storia americana ed è stata parte integrante delle mie campagne di successo del 2016 e del 2020", ha affermato Trump in una nota.

“Susie è tenace, intelligente, innovativa ed è universalmente ammirata e rispettata. Susie continuerà a lavorare instancabilmente per rendere l’America di nuovo grande”, ha aggiunto.

“È un onore meritato avere Susie come prima donna capo dello staff nella storia degli Stati Uniti. Non ho dubbi che renderà orgoglioso il nostro Paese”.

Wiles è un’agente repubblicana della Florida ampiamente rispettata. Ha lavorato per presidenti, sindaci e membri del congresso tra cui il senatore Rick Scott (R-Fla.), il governatore Ron DeSantis (R-Fla.) e lo stesso Trump.

Ha evitato i riflettori anche mentre guidava la terza campagna di Trump alla Casa Bianca insieme a Chris LaCivita. Trump l'ha invitata a parlare durante il suo discorso di vittoria mercoledì mattina, ma lei ha rifiutato.

Ha affrontato una campagna in gran parte dominata dagli uomini senza farsi nemici, e gli alleati di Trump si sono subito congratulati con lei per il ruolo.

“Questa è un’ottima notizia. Susie è stata una grande risorsa per il presidente Trump durante la campagna e sarà una grande risorsa alla Casa Bianca. È anche davvero una brava persona. Avanti!” Il vicepresidente eletto JD Vance ha pubblicato un post sulla piattaforma social X.

Ma anche il rappresentante della Florida Jared Moskowitz (D) ha applaudito giovedì la scelta del presidente eletto Trump per il capo dello staff. “Congratulazioni a Susie! Ho lavorato con Susie nell'amministrazione DeSantis. È brillante, tenace, strategica. Servirà bene il Paese", ha detto Moskowitz in un post sulla piattaforma social X.

Dossier diritti