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Docente sospeso per critiche a Valditara: Solidarietà dall'Osservatorio
di
Viola Fiore
Sospeso per tre mesi con lo stipendio dimezzato per un'opinione critica inerente il ministro Valditara.
E' accaduto a Christian Raimo, un docente che in un evento politico aveva espresso critiche alle politiche del Ministro dell’Istruzione e del Merito ed è stato rapidamente sanzionato dall'ufficio scolastico regionale del Lazio.
I sindacati FLC CGIL e della FLC CGIL Roma Lazio parlano di "inedita solerzia e rapidità" e affermano che la decisione "non è giustificata da reali violazioni disciplinari", tanto più che l'opinione è stata espressa da Raimo non a scuola o durante il servizio.
Invece, argomentano i sindacati l’obiettivo sotteso è "instaurare un clima di controllo e intimidazione verso tutto il personale scolastico, utilizzando in modo strumentale il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Invece di tutelare l'integrità della professione, tale codice viene sfruttato per reprimere e soffocare il libero dibattito, riducendo gli insegnanti a esecutori di una linea ministeriale priva di spazio per l’esercizio della piena cittadinanza".
I due sindacati affermano che questo atto è "una censura politica mascherata da sanzione disciplinare e prefigura una limitazione della libertà di espressione, garantita a tutti i cittadini nel nostro paese dalla Costituzione, indipendentemente dalla loro condizione lavorativa" teso a "minare il diritto di critica e di dissuadere i docenti e tutto il personale dall’esprimere liberamente il proprio pensiero. Questa azione rappresenta un grave segnale a tutta la comunità educante, indirizzando un monito inquietante: ogni voce dissenziente sarà punita.".
La FLC CGIL attuerà tutte le azioni di tutela legale e sindacale per impugnare tale provvedimento e invita tutto il personale a partecipare alle iniziative che saranno messe in campo a difesa della libertà di espressione.
Anche gli studenti sono critici verso il provvedimento. All'ingresso dell'istituto dove lavora l'insegnante hanno affisso uno striscione con scritto "tre mesi di sospensione per un'opinione".
Per l'Ufficio Scolastico regionale non si trattava di opinione costruttiva ma di offese, solo che certa stampa riporta scorrettamente quanto detto dal professore, scrivendo che "alla festa di Avs dell'11 settembre, in cui definì Valditara "cialtrone" e "lurido"." Ma il docente aveva detto "C'è un impero e c'è la Morte Nera e siccome lui si pone come la Morte Nera. Non è difficile da colpire, perché tutto quello che dice è arrogante, cialtrone e lurido", qualificando quindi in tal modo non il ministro ma le sue affermazioni.
Il presidente dell'Osservatorio sulla legalità e sui diritti Rita Guma, che per il Fatto Quotidiano trattò a suo tempo proprio la parte del Codice di disciplina dei docenti inerente le critiche al ministero, sottolinea la distinzione, dal punto di vista semantico, oltre che penale, di quanto affermato da Raimo (così come riportato) ed esprime la solidarietà dell'Osservatorio al professor Raimo e agli studenti che saranno privati per un lungo periodo del suo insegnamento.
Peraltro, osserva Guma, "anche il contesto ha la sua importanza sotto il profilo penale (cioé quello che permette di distinguere legalmente le ingiurie e diffamazioni dalle critiche) perché nei dibattiti politici il limite della continenza verbale è molto più elevato che nelle conversazioni normali".
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