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Milano: inciucio destra-PD per evitare inchieste su grattacieli selvaggi
di
Patrizia Bedori
Milano, inciucio destra-Pd: via al “grattacielo selvaggio” - Il “salva-città” - Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro. I giuristi: “Incostituzionale” titola Il Fatto Quotidiano.
Non avevo alcun dubbio.
Beppe Sala ha chiesto alla destra norme contro le indagini della magistratura che hanno acceso una luce sui permessi dati dal Comune di Milano di trasformare delle piccole costruzioni in torri residenziali (speculazione pura) e farle passare come semplici ristrutturazioni così i costruttori non hanno pagato i giusti oneri di urbanizzazione, soldi che servono per pagare i servizi e le opere per i nuovi insediamenti (verde, parcheggi trasporto scuole ecc) che abbiamo e pagheremo tutti noi con le tasse comunali.
Sala preferisce vendere terreni di proprietà dei cittadini agli speculatori e consumare suolo ma reagisce contro la magistratura se indaga sui mancati introiti a danno dei milanesi.
E si parla di cancellare con un colpo di spugna 150 palazzoni che hanno fruito di questi permessi. Ma chi ha dato disposizione ai dipendenti di attuare questa norma "liberi tutti?".
Ma il sindaco non dovrebbe fare gli interessi dei milanesi?
E la maggioranza che lo sostiene qui a Milano zitta? Il PD, i Riformisti, Europa verde nulla da dire?
E quelli che stanno al governo che avallano e hanno proposto tale legge ignobile -ben rappresentati anche nel consiglio comunale- lega, forza italia, fratelli d’Italia, noi moderati, nessuno che si indigna?
E anche oggi 7 novembre qui a Milano è stata sequestrata l’area del progetto Scalo House: indagati anche dirigenti del Comune
14 indagati nell’inchiesta milanese, "una delle tante sulla gestione urbanistica in città, che stamani ha portato al sequestro di una residenza universitaria e di due palazzi in realizzazione con appartamenti, il cosiddetto progetto Scalo House.
Tra loro, oltre a costruttori, progettisti e funzionari e dirigenti comunali, è indagato, così come in diversi altri fascicoli a Milano, Paolo Mazzoleni, in qualità di ex componente della Commissione paesaggio e anche come firmatario del progetto. Mazzoleni è l’attuale assessore all’Urbanistica a Torino.
Tra i reati contestati nell’inchiesta *abusi edilizi, lottizzazione abusiva e falso*, come nelle altre indagini simili.
In mattinata, il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano ha sequestrato, su richiesta della procura, *l’area all’angolo tra via Valtellina e via Lepontina* a Milano.
Il progetto in corso di realizzazione presenta, secondo chi indaga, *“violazioni della normativa urbanistica, con conseguente quantificazione sottostimata degli oneri di urbanizzazione e un illecito aumento delle superfici e cubature realizzabili”*.
Personale della Guardia di finanza ha fatto inoltre perquisizioni personali e locali nei confronti di alcuni funzionari e dirigenti comunali e componenti della Commissione per il paesaggio indagati per *falso ideologico in atto pubblico e false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri*.
L’attenzione dei pm si sarebbe focalizzata inoltre su *due pareri contraddittori rilasciati fra 2018 e 2019 dalla commissione per il paesaggio del Comune di Milano*, l’organo tecnico-consultivo nominato dal sindaco Giuseppe Sala, *che a distanza di pochi mesi avrebbe cambiato i propri pareri sul progetto immobiliare*.
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