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USA: elettori arabi e pro Palestina possibile ago della bilancia nelle elezioni
di
Ahmad M. Shakakini
Gli elettori arabi ed i giovani studenti statunitensi compresi giovani ebrei e gli afroamericani pro Palestina considerano Biden e la sua vice Kamala Harris responsabili del genocidio in Palestina. Moltissimi di loro sono intenzionati a punire la coppia genocida nelle urne: voteranno per i verdi altri per Trump.
Gli elettori palestinesi e arabi sanno che non è il presidente vincitore delle elezioni quello che governa gli USA, ma CIA, Pentagono, industrie delle Armi, industrie del petrolio e New York Times, Washington Post e la Cnn. È quello che chiamano lo "stato profondo".
Lo sa bene lo stesso Trump che non ha potuto realizzare le sue proposte politiche e lo sa bene anche Obama. Il primo presidente nero che dopo due mandati è risultato essere il più bianco dei presidenti USA facendo tutto ciò che ordinava lo "stato profondo":
- Ha continuato tutte le guerre di Bush in Afghaistan, Iraq, Somalia, Mali e ne ha iniziate altre in Libia, Siria e Yemen.
“Come comandante in capo, ho comandato decine di migliaia di giovani americani in combattimento. Ho ordinato azioni militari in sette paesi", si vantava l'Obama presidente.
- Il razzismo negli USA prosperava durante i suoi due mandati: gli afroamericani erano il 40 (%)per cento di coloro che sono stati uccisi dalla polizia e circa il 50% (1 milione su 2,4 milioni) dei detenuti nelle carceri USA.
- In 8 anni di presidenza, Obama ha usato 7 volte il veto per salvare il regime dell'apartheid e dell'occupazione israeliana e Netanyahu dalle risoluzioni di condanna del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Ed è stato Obama il presidente USA che ha concordato con Israele il più grande piano di aiuti militari della storia: 38 miliardi di dollari in 10 anni al regime dell'apartheid genocida israeliano.
Biden e la sua vice Harris hanno già stanziato solo in quest'anno di genocidio 27 miliardi di dollari al regime genocida israeliano.
La democrazia USA però è una democrazia del capitale; è la democrazia dei ricconi che decidono le elezioni coi soldi e finanziamenti elettorali. La democrazia è ormai limitata in tutto l'Occidente dove vincono i candidati con più finanziamenti: quelli che sono in grado di mettere più poster in tutti i quartieri delle città, su tutti i bus e di comprare spazi elettorali nei giornali ed in particolare nelle Tv e media dominanti e anche nelle Tv locali.
Sono stati i grandi donatori democratici infatti a premere e costringere Biden a mollare e sostenere la candidatura della sua vice Kamala Harris.
E solo una piccola percentuale di elettori statunitensi vota in base alla politica estera tuttavia una piccolissima percentuale di elettori può decidere l'esito di queste elezioni dove gli elettori sono quasi perfettamente divisi tra Kamala Harris e Trump. Gli elettori statunitensi arabi ed i loro alleati giovani e neri contrari al genocidio di Biden e Harris potrebbero essere decisivi in alcuni stati incerti.
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