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Spia e lascia spiare
di
Elisa Fontana
Siamo un popolo di santi, poeti, navigatori e … spioni.
Certo non è una novità, ma quello che sta venendo fuori con la nuova inchiesta della Procura di Milano è un vero e proprio supermercato clandestino di dossier veri e, all'occorrenza, anche falsi, che coinvolgono il mondo della politica e della imprenditoria. Ma anche oltre, se è vero che pare sia stata violata anche una mail del Presidente della Repubblica.
A tener su questo fast food degli spioni abbiamo un ex poliziotto modello ora in pensione, ma non uno qualsiasi, quel Carmine Gallo che per anni è stato il punto di riferimento dell'Antimafia milanese. E siccome in pensione ci si annoia, apre una società insieme ad un socio che è in pratica un hacker informatico. E che ti fanno l'uomo legge e ordine e il nerd geniale?
Per prima cosa bucano il sistema informatico del Ministero degli Interni e hanno, così, libero accesso allo SDI, il sistema informatico in cui confluiscono tutte le informazioni utili per la sicurezza e l'ordine pubblico. Ma non solo. Entrando nello SDI si può accedere ad altre banche dati, la Motorizzazione, l'Aci, l'Ufficio anagrafe, e così via. Insomma, basta digitare un nome e verranno fuori vita, morte, miracoli e qualunque informazione sia stata raccolta, persino i soprannomi, se ce ne sono.
Ora, non voglio nemmeno soffermarmi sulla facilità con cui un hacker buchi facilmente le informazioni sensibili di un ministero delicato come quello degli Interni. Non voglio nemmeno fermarmi sulle grida d'allarme lanciate invano da parecchi magistrati sulla permeabilità del sistema informatico nazionale, perchè lo sanno tutti che i magistrati sono comunisti e, dunque, inaffidabili.
Voglio solo sottolineare come questo Paese sia diventato un suk dell'illegalità a cielo aperto e ad ogni livello. E così, bucato il sistema del Ministero degli Interni si mette in moto l'efficientissima macchina: i potenziali clienti sono messi in condizioni di digitare loro stessi i nomi che interessano e sono in grado di leggere informazioni e notizie fino ad un certo punto.
Se le cose si fanno interessanti e vogliono andare oltre, commissionano un dossier a pagamento all'agenzia.
C'è quindi una pletora di personaggi che ha potuto cliccare indisturbata anche il nome del vicino di casa, così, per sfizio, insieme al resto. Ma l'Agenzia copre i desideri dei propri clienti a 360°.
Ti serve un dossier “pesante” su tuo fratello che getti nel fango il suo nome e lo renda ricattabile, ma non troviamo niente di compromettente? Niente paura, ci colleghiamo con il sito adatto americano e confezioniamo un bel dossier falso in cui tuo fratello viene arrestato a New York perché si stava intrattenendo con un trans. Il tutto condito da nomi, foto, intestazioni. False, ovviamente.
E anche Parenti serpenti di Monicelli di fronte a queste realtà trascolora in una innocua fiaba per bambini.
Le indagini sono in corso, riguardano una sessantina di persone, il livello di allarme dovrebbe essere altissimo, ma siamo troppo impegnati a magnificare gli splendidi risultati di due anni di governo per poterci occupare di cose serie. E così non ci resta che darvi un consiglio: a Natale invece di regalare all'amica un paio di presine all'uncinetto, regalatele un bel dossier sull'antipaticissimo vicino di casa. Ve ne sarà grata assai e voi farete un figurone.
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