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                    Siamo vassalli 
                     di 
   Giuseppe Salamone
 
                   
                    
Quindi ieri la donna, madre e Cristiana è andata in Giordania e in Libano a collezionare passerelle e photo opportunity. 
Era a pochi passi dai militari italiani dell'UNIFIL bombardati da quel criminale di guerra di Netanyahu ma non è andata nemmeno a fargli visita. 
Una vergogna doppia: in primis perché quella è veramente una missione di pace che serve allo scopo, poi perché qualche giorno fa sono stati sotto attacco armato dallo stato terrorista più vile e violento degli ultimi 80 anni. 
La visita del Presidente del Consiglio non era dovere, era obbligo!
Giorgia Meloni è quella che dopo l'attacco ai militari italiani non ha perso tempo per dichiararsi amica di israele anche in Parlamento e far finta di protestare formalmente. 
Gli stessi amici che prima ci sparano addosso e poi non le permettono di andare a far visita al contingente italiano UNIFIL.
Qua sono due i punti: o Giorgia Meloni ha degli amici talmente fantastici che non le garantiscono nemmeno la sicurezza, oppure i suoi amici comandano a casa sua e non le permettono di fare visita ai suoi militari. In ogni caso è grave in entrambe le vicende. 
Non ci bastava essere vassalli di Washington in una guerra per procura, adesso lo siamo anche di Tel Aviv in un genocidio e in una campagna messianica.
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