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Brutti tempi per i galantuomini
di
Elisa Fontana
Ricordate Emanuele Pozzolo? Una delle punte di diamante della classe dirigente di Fratelli d'Italia, deputato del nostro incolpevole Parlamento, amico strettissimo di Andrea Delmastro, altra punta di diamante di quella fucina inesauribile che è FDI?
Delmastro, quello che si porta a casa fascicoli sensibili e ne parla serenamente con il coinquilino e punta di tungsteno del pantheon fratellesco Giovanni Donzelli che poi va in Parlamento a spiattellare il tutto come se fosse al banchino del mercato a parlare con compare Luigino.
Ecco, se ricordate bene, la sera dello scorso 31 dicembre l'ottimo Pozzolo, dopo aver abbondantemente mangiato e bevuto a casa propria, pensa bene di passare in una sala dove l'altrettanto ottimo Delmastro sta festeggiando con famiglia amici e bambini di contorno. E qui lo splendido Pozzolo, in una sgangherata parodia del guappo della sceneggiata napoletana, tira fuori una pistolina da collezione per mostrarla tronfio all'uditorio rapito.
Fermo immagine: qui Pozzolo commette già il primo reato. Quella pistolina è un'arma da collezione, può detenerla, ma non portarla in giro. E però, come tutti sappiamo benissimo, la legge è per i fessi, i rappresentanti del popolo sono una razza a parte, legibus soluti, sciolti da qualsiasi regola.
E mentre Pozzolo si pavoneggia come se stesse mostrando al popolo l'originale della Dama con l'ermellino di Leonardo, scappa un colpo e colpisce al polpaccio un giovane, genero del caposcorta di Delmastro. E meno male, direi, visto che erano presenti molti ospiti, fra uomini, donne e bambini e poteva davvero scapparci il morto.
Risultato? Il ferito viene soccorso, arrivano i carabinieri che cercano di capire cosa sia successo. Fermo immagine: qui c'è il secondo reato, nella pistolina sono state usate usate munizioni che Pozzolo non potrebbe usare con quell'arma, ma sono quisquilie, ne converrete.
Sembra lampante che il colpo sia sfuggito a Pozzolo, ma lui non solo nega recisamente dichiarandosi innocente, ma dopo qualche tempo accusa addirittura il caposcorta di Delmastro, nonché suocero del ferito, di essere il colpevole. La faccio corta, da gennaio ad ieri Pozzolo non ha fatto altro che dichiararsi innocente e giurare sul suo altissimo senso dello Stato di non essere stato lui a sparare.
Fino a ieri. Oggi veniamo a sapere dai quotidiani che l'innocente, innocentissimo Pozzolo ha concordato con la vittima l'indennizzo di una somma (tenuta riservata, perché sono dei signori, si sa), in cambio del ritiro della denuncia, che era il lato penalmente più pesante di tutta la vicenda.
"Ci stavamo lavorando da tempo", ha affermato il legale di Pozzolo, e "siamo soddisfatti". Dunque, mentre strillava da ogni sede di essere innocente e, anzi accusava un'altra persona di aver sparato, faceva lavorare il proprio avvocato per trovare un accordo finanziario con la vittima.
Ma anche queste sono quisquilie. A me, invece, preoccupa davvero questa deriva intollerabile che vede tanti innocenti perseguitati: prima Toti che ha dovuto patteggiare da innocente, adesso Pozzolo.
Brutti tempi per i galantuomini, meno male che c'è il DDL Sicurezza che punisce i manigoldi che imbrattano le statue e mettono a repentaglio il quieto vivere del popolo narcotizzato. Shhh, fate piano, mi raccomando, dovesse mai svegliarsi qualcuno..
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