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28 settembre 2024
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Povertà: per nascondere allarme si fa confusione sui dati
di David Cappellini

Secondo i dati del Rapporto Istat 2024, l’incidenza della povertà assoluta individuale degli occupati in Italia è cresciuta del 2,7 per cento nel periodo compreso tra il 2014 e il 2023, passando nello specifico dal 4,9 al 7,6 per cento.

I più colpiti dal fenomeno sono gli operai, con la percentuale di povertà assoluta della categoria che nel 2014 era al 9 per cento e nel 2023 al 14,6 per cento. Nel 2023 ben l’8,2 per cento dei dipendenti era in povertà assoluta a fronte del 5,1% degli indipendenti (cit).

Tra il 2013 ed il 2023 il potere di acquisto in Italia è sceso del 4,5%, mentre al contrario in Germania saliva del 5,7% e in Francia del 1,1%, per colpa di lavori precari e sottopagati.

Per quel che riguarda le fasce d’età, nel 2023 l’incidenza di povertà assoluta più elevata è stata osservata tra i minori di 18 anni, ben il 14 per cento dei quali (1,3 milioni) sono poveri, rispetto al 9,8 per cento della media della popolazione.

Valori più elevati della media si rilevano anche per i 18 - 34 enni e i 35 - 44 enni (11,9 per cento e 11,8 per cento rispettivamente).

L’incidenza individuale decresce fino al 5,4 per cento dei 65 - 74 enni, il valore più basso, per poi risalire al 7,0 % nella fascia di popolazione più anziana, quella degli individui con 75 anni e più.

È un quadro allarmante e puntualmente negato dal governo, che continua a confondere le acque parlando di diminuzione del rischio di povertà, mentre invece aumenta la povertà assoluta.

Per inciso, il rischio di povertà è un indicatore statistico riguardante coloro che non si trovano ancora in povertà assoluta, mentre i rilievi di Istat riguardano i numeri reali sulla povertà assoluta, cioè chi non può permettersi le spese minime essenziali per condurre uno standard di vita minimamente accettabile.

Il rischio di povertà è un indice calcolato sulla percentuale di individui che vivono in famiglie con un reddito netto equivalente inferiore al 60% del reddito mediano. Quindi varia moltissimo da categoria a categoria di età e da zona geografica a zona geografica. Indica una tendenza media, ma i dati reali indicano invece i numeri assoluti e hanno in valore diverso.

Il dato catastrofico di 1,3 milioni di poveri tra i minorenni come lo risolvono, Giorgia e i suoi? Inasprendo le pene per la micro delinquenza ed inaugurando il grano alla patria a 3,7 euro l'ora di Lollobrigida, con il servizio civile agricolo.

Ora, da un Ministro dell'Agricoltura nessuno pretende una citazione in metrica delle Georgiche, ma che almeno la smetta di enunciare delle bestialità con cadenza quasi settimanale, questo sì...


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