Israele maltratta anche i cadaveri
di Alessandro Ferretti

Come purtroppo sappiamo, lo stato di Israele si accanisce contro i palestinesi anche dopo la loro morte, rifiutandosi spesso di riconsegnare i loro corpi alle famiglie.

La grande creatività israeliana ha però trovato il modo di infliggere sofferenza anche quando restituisce i corpi. Ieri ha inviato al ministero della salute di Gaza un container con ben 88 corpi di palestinesi in avanzato stato di decomposizione e quindi non identificabili, senza fornire alcuna informazione su di loro.

Difficile scendere più in basso di così. Pure le bestie da macello vengono trattate con più dignità: ne tracciamo l'età, il luogo di nascita, di allevamento e di macellazione. Invece, di queste 88 persone non sappiamo nulla: né nome, né età, né genere.

Tutto viene deliberatamente nascosto per evitare che si possa risalire alle circostanze del loro rapimento e quindi indagare sule loro criminali uccisioni; l'avanzato stato di decomposizione serve a nascondere le prove delle torture sistematiche cui i prigionieri sono stati spietatamente sottoposti.

Quelli che continuano imperterriti a tacere in merito mi ricordano la storiella della rana bollita: hanno scelto di essere complici e ignavi all'inizio, quando si illudevano che l'"operazione" israeliana si sarebbe prima o poi conclusa come i periodici bombardamenti precedenti e quindi pensavano di cavarsela attirandosi un'ignominia tutto sommato moderata.

Le atrocità però non solo non diminuiscono, ma aumentano di continuo in mille orribili modi, e con esse aumenta la loro colpa e peggiora la considerazione che le persone rimaste umane hanno nei loro confronti. Se prima ci si poteva limitare al disprezzo, ora nei confronti degli ignavi siamo arrivati a provare un vero e proprio disgusto.. e la temperatura dell'acqua continua a salire inesorabilmente.

Dato che ormai è difficile che saltino fuori dalla pentola, la loro reputazione è destinata a precipitare allo stesso livello che si riserva agli esseri privi di qualsivoglia morale... con tutte le conseguenze del caso.

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