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Ex ostaggio ribalta la narrazione di Israele: travisata o silenziata
di
Giuseppe Salamone
Dopo tutto quello che hanno raccontato sul 7 ottobre e soprattutto su Noa Argamani, ex soldatessa israeliana che era stata presa in ostaggio da Hamas il 7 ottobre, oggi come minimo avrebbero dovuto metterla in prima pagina!
Quello che ha detto è di estrema importanza, sia per ciò che sta facendo lo stato terrorista di Israele sia a livello giornalistico.
Le parole di Noa fanno a pezzi la propaganda israeliana e occidentale in maniera inequivocabile, pesano come macigni e dimostrano che israele, assieme a chi lo sostiene, è uno stato canaglia che ha sempre mentito e continua a farlo. Del resto questo è il loro marchio di fabbrica per eccellenza.
Dopo che media e politici israeliani (tra cui anche esponenti del governo) avevano sostenuto che avesse detto di essere stata picchiata e di aver subito torture tra cui anche il taglio dei capelli, in una storia sui social ha scritto testualmente:
"Non posso ignorare quello che è successo qui sui media nelle ultime 24 ore, cose del genere presi fuori contesto. Non sono stata picchiata e i miei capelli non sono stati tagliati. Ero in un edificio bombardato dall'aeronautica militare (israeliana ndr.). La citazione esatta è: 'Questo fine settimana, dopo la sparatoria, come ho detto, avevo dei tagli su tutta la testa, e mi faceva male tutto il corpo.' Sottolineo che non sono stato picchiata, ma ferita su tutto il corpo dal crollo del palazzo su di me. Come vittima del 7 ottobre non permetterò che i media mi vittimizzino ancora una volta".
Sostanzialmente fa a pezzi una narrazione falsa che ha ricevuto un eco mediatico enorme, soprattutto da parte della stampa occidentale. La stessa stampa che davanti a una smentita così netta non ha ripreso una sola parola. Mi chiedo: dove sono i fact checker in questa occasione?
È incredibile quello che sta succedendo: provate a cercare Noa Argamani su Google per rendervi conto su quanto sia manipolata l'informazione.
Lo dico soprattutto a quelli che ancora credono di vivere in una società democratica con una stampa libera. Fate questa ricerca, fatela per voi stessi. Dai risultati che trovate ponetevi le domande giuste e traete le vostre conclusioni. Per favore...
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