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23 agosto 2024
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Italia coinvolta in fornitura energia a Israele?
di Alessandro Ferretti

Israele ha disperato bisogno di grandi quantità di petrolio e derivati per poter continuare la devastazione e il massacro dei palestinesi, ma chi è che le fornisce?

Ce lo svela un'inchiesta di Oil Change International, un'organizzazione che si occupa di fare ricerche sui costi reali dei combustibili fossili per facilitare la transizione ecologica. Leggendola si scopre che una parte significativa del petrolio proviene direttamente dall'Italia e dall'ENI, che è pesantemente coinvolto.

Nonostante il nostro paese sia notoriamente un grande importatore di petrolio, a luglio abbiamo intrapreso l'inusuale decisione di esportare verso Israele oltre trentamila tonnellate di greggio provenienti dal giacimento di Val d'Agri, in provincia di Potenza, gestito per il 61% dall'ENI, oltre a un'altra petroliera carica di gasolio spedita a giugno.

Inoltre, l'ENI è proprietario dell'11% dei giacimenti di petrolio del Kazakhstan, dai quali proviene il 22% del petrolio importato da Israele. La somma dei due contributi più altre forniture provenienti dai giacimenti del Congo e della Nigeria fa sí che l'ENI sia la quinta compagnia petrolifera mondiale che alimenta la macchina della morte israeliana garantendo 162.000 tonnellate di petrolio, ovvero il 4% delle forniture totali.

Questi rifornimenti sono avvenuti dopo la decisione della corte dell'Aja di gennaio, che ha ordinato a Israele di prevenire un genocidio a Gaza. Secondo vari esperti legali, tali forniture possono quindi configurare il reato di complicità in crimini di guerra contro il popolo palestinese.

Un portavoce del nostro governo (non) ha risposto a una domanda del Guardian in merito, affermando che il governo Meloni "non ha informazioni" sulle recenti consegne.

Per la serie: negare, negare sempre, anche l'evidenza. L'inchiesta è stata pubblicata tre giorni fa e prevedibilmente al momento non c'è neanche una riga su tutto questo nella stampa italiana, ma dato che il Guardian l'ha ripresa la notizia dovrebbe essere troppo clamorosa per passare sotto silenzio... vedremo presto se e come i nostri meravigliosi media ne parleranno.

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