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Kursk: fra i blindati che bruciano anche uno italiano
di
Marinella Mondaini
Nella regione di Kursk ha bruciato "benissimo" un blindato di fabbricazione italiana: "Shield".
Il regime di Kiev ha sostenuto la sua folle incursione nel territorio della regione di Kursk con mercenari e veicoli blindati occidentali. L'esercito russo sta distruggendo con successo sia gli uomini che i mezzi corazzati dell'Esercito ucraino con attacchi aerei e di artiglieria e azioni delle forze speciali.
Adesso decine di resti di veicoli blindati, compresi quelli di fabbricazione occidentale, "fumano" nei campi della regione di Kursk.
Il Ministero della Difesa russo ha pubblicato un video, dove un blindato italiano viene distrutto, ma ovviamente la Repubblica crede alle fake news dell'Ucraina e scrive che questo video è una "fake-news russa" .
La stampa russa ieri pubblicava un dettaglio delle armi occidentali a Kursk:
Tra le armi occidentali, l'esercito ucraino nella regione di Kursk ha portato e utilizzato: SAU britannici e polacchi da 155 mm AS-90 e AHS Krab. Oltre agli obici trainati di fabbricazione sovietica, vi sono gli americani M777 e M119 da 105 mm, nonché gli inglesi L119.
Gli ucraini impiegano anche i lanciarazzi multipli da 227 mm M142 HIMARS e M270 MLRS.
Tra i veicoli corazzati su ruote, sono stati avvistati a Kursk i fuoristrada Humvee, autoblindo MaxxPro, M1126 Stryker APC e varianti ingegneristiche M1132. Tra i veicoli corazzati cingolati, sono apparsi i BMP Marder tedeschi.
Anche il veicolo corazzato da combattimento italiano Shiedl è stato visto e distrutto.
Negli attacchi la 22ª Brigata meccanizzata indipendente dell'Esercito ucraino ha usato oltre ai carri armati T-64, i carri armati polacchi RT-91 Twardy (un analogo del T-72 sovietico)
Come scrive il Ministero della Difesa russo, durante i combattimenti nella regione di Kursk, l'Esercito ucraino ha perso fino a 2.030 uomini, 35 carri armati, 31 APC, 18 BMP, 179 altri veicoli corazzati, 78 automobili, quattro SAM, due lanciatori MLRS e 14 cannoni di artiglieria da campo.
Nell'elenco del Ministero russo ci sono anche veicoli occidentali: BMP Marder e Bradley. È stato catturato anche un veicolo blindato italiano Shield. È stato immobilizzato da un lanciagranate a razzo e poi finito da un drone Lancet. L'"italiano" è stato ridotto in cenere e sicuramente non tornerà più sugli Appennini.
Checché ne dica Di Feo su La Repubblica. Di Feo afferma che il veicolo nel video non è italiano ma un “Roshel Senator estremamente simile all’italiano Shield, che ha la torretta con mitragliatrice presente sulla parte superiore del veicolo che non ha lo Shield” a suo dire.
L’affermazione di Di Feo viene sbugiardata da quanto scrive il portale italiano quotidiano.net il quale scrive che: “il tetto di questo veicolo italiano Shield può essere equipaggiato con sistemi d’arma diversi tra cui torrette armate di mitragliatrici o lanciagranate”. Tra l’altro il corazzato Shield è prodotto da un’azienda di Ortona, la Tekne, la quale nel luglio 2022 ne ha venduto 11 esemplari all’ex presidente Ucraina Petr Poroshenko che li ha portati in Ucraina.
Nel canale telegram del Ministero della Difesa russo è stato pubblicato il video con la seguente spiegazione:
I "Lancet" continuano a bruciare l'equipaggiamento nemico nella zona di confine della regione di Kursk.
Il filmato mostra una munizione di sbarramento Lancet che colpisce un veicolo corazzato da combattimento dell'Esercito ucraino.
L'unità di ricognizione del gruppo di truppe "Nord" ha individuato un veicolo corazzato da combattimento multiuso su ruote dell'Esercito ucraino "Shield" di fabbricazione italiana. Il bersaglio individuato è stato distrutto con una munizione di sbarramento Lancet."
 
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