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Un lodo Toti? di
Elisa Fontana *
Vi ricordate il lodo Schifani grazie al quale le prime 5 cariche dello Stato non potevano essere processate per tutto il periodo in cui erano in carica? Dove lo specchietto per le allodole erano le quattro alte cariche dello Stato e il vero beneficiario era la quinta, cioè Berlusconi? Ci pensò poi la Corte Costituzionale a rimettere le cose a posto, decretando l'incostituzionalità del lodo Schifani, che era in aperto contrasto con un bel numero di articoli della nostra Costituzione.
Seguì il lodo Alfano che tentò di apportare alcune modifiche, in base alla sentenza della Corte Costituzionale, ma anche questo tentativo si infranse contro un'altra sentenza della Corte Costituzionale. Entrambi i lodi si infransero soprattutto, anche se non solo, contro l'art. 3 della Costituzione e il suo principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge.
Perché vi ricordo queste amene pagine di storia recente che non esito a definire eversive? Perchè ci risiamo. Il buon Giovanni Toti non ha fatto in tempo ad uscire dagli arresti domiciliari che si è precipitato a Roma in un turbinio di incontri politici, alla fine dei quali ha chiesto con voce ferma e piglio sicuro uno scudo protettivo dalla magistratura per i presidenti di Regione.
Ve lo metto fra virgolette, affinché ciascuno possa godere di queste parole e perché le parole hanno sempre un peso:
“Credo che le immunità della politica siano calate oltre ogni limite seguendo un certo populismo e un certo giustizialismo”.
“Si ritiene che la politica e chi fa politica abbia dei privilegi e sono stati tolti senza tenere conto che quei privilegi non sono per chi li incarna, ma privilegi del potere popolare che li rappresenta. Io credo che servirebbe un allargamento delle immunità dai parlamentari ai ministri, perché vedere un ministro dell’Interno che per le sue politiche sull’immigrazione è processato per sequestro di persona, credo sia qualcosa di surreale per un Paese normale e civile. E penso che anche i sindaci, i governatori dovrebbero avere una protezione che non è per Toti, ma è protezione del mandato popolare che ti è stato affidato”.
Traduzione in lingua volgare: dal momento in cui veniamo eletti abbiamo un mandato popolare che ci autorizza ad avere certi privilegi per portarlo avanti, senza che nessuno possa sindacare il nostro operato. E' la solita tiritera della sovranità popolare della nostra Costituzione che i baldi politici di destra tirano sempre fuori con grave sprezzo del ridicolo.
Infatti, se è vero che la nostra Costituzione assegna la sovranità al popolo aggiunge anche che il popolo la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. E le forme e i limiti della Costituzione hanno già detto due volte che qualunque scudo penale confligge con l'uguaglianza di ciascun cittadino davanti alla legge.
Per non annoiarvi tralascio le dichiarazioni di Nordio, tralascio Tajani, tralascio Lupi, tralascio Salvini ma la messa cantata è quella per tutti: io so' io e voi non siete un…
Capite ora perché c'è estremo bisogno di almeno un'arma di distrazione di massa al giorno? Adesso che Iman Khelif è arrivata in finale avremo un succoso argomento su cui accapigliarci, mentre loro beatamente brigano su come far finta di non avere una Costituzione.
Mala tempora currunt...
* Coordinatrice Commissione Politica e Questione Morale dell'Osservatorio
 
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