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Olipiadi: Italia sullo stesso barcone di Israele, che andrebbe esclusa di
Renato De Vecchis
In effetti gli italiani sono stati scelti come scudi umani. Gli organizzatori confidano sul fatto che sono stati per lungo tempo ottimi i rapporti tra autorita' politica palestinese ed Italia.
Si consideri a tal proposito che nel 1993 Craxi, un politico italiano accusato di tangenti, chiese a Tunisi e ad Hammamet l'egida protettiva (almeno una sentinella armata alla porta) dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) all'epoca guidata dal socialista Arafat (futuro premio Nobel per la pace e successivamente soppresso col veleno da quei simpaticoni del Mossad).
Ora gli israeliani temono una riedizione delle Olimpiadi di Monaco del 1972. Pertanto hanno chiesto di potere fruire di misure di protezione speciali. Cosė gli organizzatori parigini li hanno messi sul barcone nella Senna insieme con gli italiani, fidando nei trascorsi di buona amicizia e mutua collaborazione che legano italiani e palestinesi e che dovrebbero dissuadere questi ultimi dal compiere attentati in danno dell'Italia e di delegazioni sportive italiane.
Io avrei proposto di inserire Mattarella nel barcone sulla Senna, insieme con Netanyahu ed Herzog, in vista dell'obiettivo di favorire il ricambio delle cariche istituzionali in Italia e in Israele. Invece gli strateghi hanno scelto di usare la rappresentanza degli atleti nazionali azzurri come compagnia di viaggio per gli israeliani.
A questo punto, vista la turbativa dell'ordine pubblico rappresentata dagli israeliani e considerato che li guida un criminale di guerra, il crudele Netanyahu osannato dal Senato USA e responsabile di eccidi e carneficine che farebbero impallidire Hitler e Truman redivivi, il Comitato Olimpico Internazionale avrebbe fatto meglio a decretare l'esclusione di Israele dalla partecipazione ai Giochi Olimpici.
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