Mélenchon risanerà la fiducia tra l’Occidente e l’Africa?
di Soumaila Diawara

Storicamente dopo Berlinguer e Yanis Varoufakis, Mélenchon è diventato uno dei politici occidentali più amati nella società civile africana e conquista il cuore dell’organizzazione della sinistra africana ALNEF (Africa Left Networking Forum).

Per chi racconta che gli africani odiano la Francia o l’occidente, no! Gli africani si sono stancati dello sfruttamento selvaggio, dell’inquinamento, dello sfruttamento dei bambini ecc…

1- Oltre al programma nazionale, Mélenchon ha guardato oltre l’oceano ed il Mediterraneo, cosa che ogni politico della sinistra dovrebbe fare. Uno dei pochi che ha sempre avuto il coraggio di denunciare e sostenere i politici africani perseguitati e non solo, nel momento in cui gli aguzzini sono accolti nei palazzi delle democrazie occidentali.

È uno dei leader europei senza populismo a riconoscere lo sbaglio del proprio paese e in generale dell'Europa nei confronti degli stati africani, partendo con proposte come la proposta "Enrico Mattei" che semplicemente avrebbe garantito agli stati africani di godere in grande parte delle risorse permettendo alle persone di avere accesso all’elettricità, istruzione, sanità ecc… invece di appoggiare dittature, incitando guerre per le risorse come il diamante arricchendo i signori della guerra e lasciando la popolazione alla fame come in Sierra Leone, Liberia, Congo, Angola, Mali ecc…

Costringe tutte le multinazionali francesi a ridurre il profito, formando persone adeguate per l’estrazione delle risorse, non dei bambini. Non vuole togliere niente ai ricchi, ma costringerli a comportarsi come degli esseri umani nei confronti di chi non ha avuto la stessa fortuna loro.

2- Praticamente una proposta che si trova nel programma di tutti i partiti della Sinistra Africana per quanto riguarda le cooperazioni internazionali con le multinazionali.

3- Per quanto riguarda la Cina che si è comprata mezza Africa, in cambio della costruzione di scuole e ospedali, togliendo terre ai contadini, abbattendo foreste intere per le materie prime.

La Russia che sta avanzando militarmente non è dovuta solo alla storia ma anche alla vicenda della Libia che con la Cina hanno la loro responsabilità, se avessero voluto avrebbero impedito la guerra con un veto però hanno scelto la via dei codardi con l'"astensione".

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