 |
Ucraina: cambiamenti sulla linea del fronte
di
Francesco Dall'Aglio
Ho aspettato qualche giorno per capire se la presunta attivazione del fronte di Torec’k era reale o una cosa diciamo alla Kadyrov, ed è reale. Il 19 si è saputo che una serie di posizioni dell’esercito ucraino erano state occupate, probabilmente approfittando di una rotazione gestita male; nei giorni successivi la breccia è stata ampliata e ora include il villaggio di Šumi, o meglio i suoi resti, con le truppe russe attestate subito fuori della cittadina di Pivnične (in russo il nome è Kirovo).
Nessuno sfondamento del fronte, come al solito, ma si tratta comunque di un’avanzata rilevante se si considera che questo settore è rimasto immobile dal 2014, cannoneggiamenti reciproci a parte, è fortificato oltre misura, è elevato rispetto al reso della zona ed è a poca distanza da Niu-York, uno dei capisaldi più resistenti del sistema difensivo ucraino del Donbas contro il quale non è stata mai tentata nessuna azione militare, essendo la cosa un suicidio certo. Aggiungo anche una seconda carta, per far vedere dove si trova questo settore nel contesto generale del Donbas.
Ancora più interessante è la reazione in campo ucraino (dalle parti nostre mi pare che non ne parli nessuno, ma ammetto che ormai la cronaca quotidiana fatta dai nostri media non la seguo più molto). Lungi dal minimizzare la cosa se ne discute parecchio, forse in maniera anche sproporzionata rispetto alla portata dell’evento – soprattutto visto il quadro generale – e non ne parlano solo i canali militari ma anche e soprattutto quella che potremmo definire l’opposizione a Zelensky, rappresentata in questo momento dalla deputata Mariana Bezuhla che fa parte sì di ‟Servitore del Popolo” ma è una fedelissima di Zalužnyj e non ha mai mancato, dopo che il generale è stato giubilato, di puntualizzare le manchevolezze (a suo dire) di chi l’ha sostituito, il generale Syrs'kyj.
Il bersaglio stavolta è il comandante di quel settore del fronte, il generale Jurij Sodol', accusato con tanto di fotografie (foto 3, ovviamente, tratta dal canale telegram di Bezhula, che è anche su Facebook, per chi non ha Telegram) di starsene a Odessa, per la precisione al ristorante ‟Oblaka”, a bere tra l’altro insieme a Oleg Stratievsky, ex (credo) comandante di polizia a Odessa all’epoca dei tristemente noti fatti del 2014 – Sodol'.
Ovviamente, prendendosela con Sodol' Bezuhla attacca in realtà Syrs'kyj, che a febbraio lo ha nominato responsabile dell'intero settore orientale e che nello stesso post viene accusato senza mezzi termini di essere il responsabile della débâcle di Avdiivka e dell’insufficiente preparazione delle fortificazioni al confine con la Russia: e accusando Syrs'kyj, in ultima analisi, attacca Zelensky.
Ovviamente della fedeltà patriottica di Bezuhla nessuno può dubitare per cui queste critiche non vanno intese in senso ‟pacifista” o ‟filorusso”: semplicemente, qualcosa inizia a muoversi a destra di Zelensky (non ci dimentichiamo quali ambienti politici Zalužnyj ha sempre coccolato), e ad esprimere il proprio punto di vista con minore cautela.
 
Dossier diritti
|
|