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20 giugno 2024
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Il presidenzialismo che c'è già
di Guglielmo Mengora

Oltre il 50% degli elettori non va a votare perché ha votato per tutti senza avere cambiato nulla e non lo ritiene più rilevante.

Il Presidente della Repubblica ha imposto fisicamente il cambio del programma agli ultimi 2 governi e impedito la nomina non solo di ministri graditi al governo ma persino chiunque non fosse d'accordo con il suo di programma, di fatto imponendo un programma di governo al governo, pena nessun governo.

Tutti i parlamentari non ricchi, o non foraggiati da qualche ricco, non hanno alcuna autonomia decisionale in Parlamento e votano qualsiasi cosa venga loro detto di votare. Anche perché, se non lo fanno, arrivano in soccorso parlamentari di altri schieramenti prestati all'uopo.

Basta guardare gli imbecilli dei parlamentari del Sud che esultano per l'"autonomia differenziata" che di fatto condanna il Sud alla fame ed alla miseria (ma non aiuterà il Nord, sono troppo stupidi per capirlo).

Le porcate di Napolitano hanno trasformato il Presidente della Repubblica in un Re che non risponde di niente a nessuno nemmeno al di fuori dell'esercizio delle sue funzioni, proprio perché doveva essere depotenziato il fatto che il Presidente del Consiglio - ancora scelto in base ai voti, anche se non direttamente - potesse arrivare da outsider. Di fatto il PdR è un sovrano che decide quale politica possa fare il Governo, senza rispondere a nessuno. Se uccidesse qualcuno che gli sta antipatico, non potrebbe essere processato e condannato.

All'ultimo governo, per sua stessa ammissione, il PdR non ha concesso di nominare nemmeno UN ministro con portafoglio piazzando solo uomini di Draghi e gente che avrebbe portato aventi il programma della NATO. Il nuovo governo, quello attuale, non ha la capacità di muovere nemmeno un euro se non chiede al PdR ed ai Draghi-boys.

Una volta i candidati erano massantissima che portavano i voti al partito e venivano inclusi nelle liste per questo. Oggi i partiti portano i voti ai candidati e quindi la composizione delle liste viene fatta a tavolino dividendosi i voti disponibili che arriveranno. Chi viene candidato è quasi irrilevante. Vannacci è stato pompato fino a 500mila voti in poco meno di un anno, con opportune campagne stampa, partendo da zero, niente.

Il presidente del consiglio viene indicato prima e non è mai successo che ne sia stato nominato un altro tranne in caso di crisi parlamentare. Si vive già nel presidenzialismo, con l'unica differenza che non potete scegliere il presidente e quest'ultimo non può più scegliere il programma di governo.

Però loro dicono che il presidenzialismo è pericoloso. Non hanno alcun controllo su nessuna parte dello stato, nemmeno per sbaglio, nemmeno se vincono le elezioni, ma il presidenzialismo è pericoloso.

Stanno per fare una guerra che non vuole nessuno. Volevano il PNRR per fare ospedali e scuole e il risultato del PNRR è che taglieranno ospedali e scuole. Però il Presidenzialismo è pericoloso.

Allo stato attuale ci sono due strumenti che sono importanti: il primo è il Referendum, che non a caso tutte le "democrazie" vogliono eliminare. Il secondo è assolutamente l'elezione diretta del capo dello stato, l'unica modalità con cui oggi in alcuni casi si può influenzare l'esito delle elezioni e saltare tutto l'apparatčik che è stato messo in piedi perché tutto cambi per non cambiare nulla.

Il che non significa che il presidente sarebbe un Re come ora, quindi persino meglio di adesso.

Ma questo ci porterebbe anche i Trump e i caudilli? Ma perché, ora cosa avete, Suor Genoveffa? State andando in guerra, una guerra che non volete al contrario dell'ultima volta, perché un manipolo di personaggi ha scelto così e non ci si può opporre. Cosa vi può fare un caudillo? Portarvi in guerra?

Allo stato attuale la scelta diretta del presidente del consiglio presenta più benefici che rischi. Non cambierà molto ma almeno, in casi estremi, si potrà scombinare tutto.

Accelererà la fine delle democrazie borghesi, come minimo.

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