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09 giugno 2024
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Europee: democrazia agonizzante
di Roberto DB

La democrazia in Occidente è decisamente in agonia.

Quando a votare è meno della metà degli elettori, persino il termine democrazia va rivisitato. Nel nostro frangente storico si tratta di una democrazia formale al servizio del complesso militare industriale, quindi, senza coniare nulla di nuovo ma riprendendo una vecchia definizione della scienza politica americana, siamo in un regime di "democrazia elitaria e totalitaria".

E tutti i commenti, le analisi statistiche, i ragionamenti bizantini attorno alle percentuali di voto, protesi a fornirci uno specchio oggettivo, matematico, della situazione politica, in realtà sono quanto di più astratto esista, non tenendo conto di una infinità di variabili, che vanno dal controllo dei mass media alla totale trascuratezza di analisi sui comportamenti sociali che, con tutta evidenza, sono rimasti fuori o al margine del voto, primo fra tutti il grande movimento di solidarietà al popolo palestinese e di critica al neoimperialismo americano.

La guerra è stata la convitata di pietra di queste elezioni europee. I due leader della locomotiva europea, Macron e Scholz ed i Verdi tedeschi, direi, pagano lo scotto della loro esposizione degli ultimi due mesi nell'escalation in Ucraina.

Von der Layen e Meloni, per non dire Le Pen, su questo sono rimaste, nel tempo della campagna elettorale, piuttosto sotto traccia, hanno assunto una veste più rassicurante, sebbene sappiamo quanto sia pericoloso il loro militarismo, soprattutto quello della Von der Lyen.

E d'altro canto il fatto che la posizione critica verso la Nato sia stata consegnata ai sovranisti che la praticano, banalmente, perché considerano la guerra contro la Russia contraria ai loro interessi nazionali e non certo per amore della pace, non ci deve rassicurare.

Da questo punto di vista le elezioni francesi saranno un vero e proprio banco di prova dal quale ricaveremo però esclusivamente i tempi della catastrofe, che può invece essere evitata solo se dalla crisi della democrazia emerge, come insorgenza, un nuovo protagonismo dei popoli ed una nuova democrazia espansiva e partecipativa, che dia, fra l'altro, poteri al Parlamento europeo degni del rango che ha, a dispetto della Commissione europea e del Consiglio, di assemblea eletta.

Non sarà troppo tardi? Vedremo.


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