Orban riassume l'esito del voto: no guerra, no UE, no migranti
di Marilina Mazzaferro

Se è vero che Ilaria Salis è stata eletta all'europarlamento, anche la sua nemesi, il primo ministro ungherese Viktor Orban, ha riportato una vittoria a queste elezioni.

Il partito di destra Fidesz guidato da Orban ha ottenuto il 44% dei voti anche se ha perso popolarità in due anni, a causa del fatto che un suo ex alleato mesi fa ha fondato un nuovo partito ricevendo domenica quasi il 30% dei voti, secondo i risultati preliminari pubblicati lunedì.

Nonostante abbia eletto 11 membri al Parlamento europeo, il partito populista di Orban ha dovuto affrontare il suo peggior risultato elettorale in quasi due decenni, sia a livello nazionale che all’interno dell’UE, dato che nelle precedenti elezioni aveva ottenuto il 52% dei voti.

Il neonato partito di centrodestra Tisza, guidato dall'ex alleato di Orban Peter Magyar, ha conquistato invece sette seggi.

Magyar, che era membro di Fidesz, ha promesso di dare una scossa alla politica ungherese dopo aver lasciato il partito a febbraio, accusando il suo ex alleato di corruzione e di alimentare le divisioni sociali dell'Ungheria.

Orban - che si è schierato in più occasioni contro la guerra in Ucraina e gli aiuti UE a Kiev - ha affermato invece che i risultati elettorali hanno confermato le politiche del suo governo.

"...il risultato delle elezioni parlamentari europee... possiamo riassumerlo meglio come un telegramma che suona così: Migrazione basta. Genere basta. Guerra basta. Soros basta, Bruxelles basta", ha detto Orban ai sostenitori, secondo quanto riportato dai media locali.

In un comizio post-elettorale, Orban ha detto, riferendosi alle elezioni locali ungheresi tenutesi lo stesso giorno, "Oggi si sono svolte due elezioni e le abbiamo vinte entrambe. Abbiamo ottenuto vittorie significative in una battaglia difficile".

Il voto ungherese ha visto un’elevata affluenza alle urne, con il 58,7% dei voti domenica, rispetto al 43,4% delle elezioni europee del 2019.