Putin intanto...
di Daniele Furlan

Mentre nella atlantista Europa si attende di sapere se nelle elezioni per l'ormai fatiscente Parlamento Europeo hanno prevalso i bellicisti o i guerrafondai (non esistono altre alternative), nella "sottosviluppata" Russia c'è grande soddisfazione per il successo ottenuto dal Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo.

Un Forum che ha visto una partecipazione altissima di persone da 139 paesi... centinaia di eventi e più di 980 accordi raggiunti per miliardi e miliardi di rubli.

Da sottolineare inoltre che ben 59 nuovi paesi hanno dichiarato la loro intenzione di aderire ai BRICS, SCO e EAEU.

Alcune dichiarazioni di Putin:

"La Russia nonostante gli ostacoli e sanzioni illegali resta una protagonista del commercio mondiale."

"Alla fine dello scorso anno, la crescita del PIL era del 3,6% e alla fine del 2024 supererà il 5%. Si tratta di un risultato migliore rispetto alle principali economie mondiali."

"Prevediamo di cambiare, migliorandola, la struttura delle esportazioni e delle importazioni, sviluppando i collegamenti di trasporto per ampliare i nuovi mercati."

"La fiducia nei sistemi di pagamento occidentali è stata profondamente minata, i pagamenti per le esportazioni russe nelle valute “tossiche” dei Paesi ostili si è dimezzata e continuerà a diminuire".
I BRICS hanno un grande potenziale per l'adesione di nuovi membri e, come proposto da Lula, si sta lavorando per avere un proprio sistema di pagamenti non soggetto a pressioni politiche e interferenze esterne. Una moneta unica che sarà basata su una media delle quotazioni delle 5 valute dei paesi membri fondatori.

Una svolta economica enorme che accelererà la fine definitiva dell'intero occidente, quello che Putin chiama "l'impero del male" e con questo tutte le idiozie, le menzogne, le ipocrisie, l'eccezionalismo, le forme di suprematismo su cui si è sempre fondato.

E per una volta l'"ha stato Putin" corrisponderà a verità.

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